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Papa Francesco, bomba sessuale sulla Chiesa: due suore africane incinte in Sicilia

Giulio Bucchi
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Pubblichiamo la rettifica inviataci dalla Superiora Generale delle Suore Ospedaliere della Misericordia in relazioni all'articolo pubblicato da Libero in calce. "Siamo state allertate da numerose telefonate che ben conoscono le nostre opere e reputazione e sono indignate per la pubblicazione dell'immagine collegata all'articolo contenente la notizia scandalistica: così che si fa da Voi intendere le Suore Ospedaliere siano esattamente quelle alle quali il testo si riferisce; non esistendo alcuna precisazione in ordine all'estraneità della fotografia delle S.O.M. rispetto all'evento riferito. Non solo non esiste alcun caso come quelli di cui si parla nel predetto articolo nella nostra Congregazione ma, oltre tutto, S.O.M. non ha e non ha mai avuto cause o Opere in Sicilia. La Nostra Congregazione da due secoli si occupa esclusivamente di assistenza ad anziani a malati senza essere mai stata "attraversata" da vicende spiacevoli come quelle cui si riferisce l'articolo in questione. Si chiede di pubblicare immediatamente la presente smentita in ordine all'evidente arbitrario collegamento tra testo e immagine delle Ospedaliere". Di seguito, l'articolo in questione. Sconcerto nella Chiesa siciliana, imbarazzo in Vaticano e, immaginiamo, per Papa Francesco. Due suore africane, una a Militello Rosmarino (Messina) e l'altra a Ispica (Ragusa) sono risultate incinte. La prima lo ha scoperto dopo aver accusato forti dolori addominali ed essersi recata all'ospedale Sant'Agata di Militello per sottoporsi a un'ecografia.  Leggi anche: "Coperto un caso di abusi?". Ratzinger, fuoco amico dalla Germania Turbato il sindaco di Militello Rosmarino, Salvatore Riotta: "C'è rammarico per quanto avvenuto. Sono cose che dispiacciono. La nostra comunità è sconcertata. La situazione è stata gestita male e non in modo riservato come si doveva". Maggior riserbo, in effetti, ha avvolto un caso analogo avvenuto nel Ragusano, dove una religiosa originaria del Madagascar, con "incarichi di responsabilità in un centro che si occupa di assistenza agli anziani", ricorda il Corriere della Sera, è tornata in patria dopo la clamorosa scoperta. Il caso, però, risalirebbe a circa un mese fa. 

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