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Papa Francesco, l'Accademia Pontificia: meglio essere gay che sovranisti

Davide Locano
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Qual era il peccato di Sodoma? Per quale motivo il Dio dell' Antico Testamento fece piovere «zolfo e fuoco» su di essa e la distrusse «con tutti gli abitanti e la vegetazione del suolo»? Chi pensa che il grande vizio dei sodomiti fosse la sodomia, non ha capito nulla. Perché è vero che «gli uomini di Sodoma erano perversi e peccavano molto contro il Signore» (Genesi 13:13), però la loro perversione, scopriamo adesso grazie ai teologi di Jorge Mario Bergoglio, era la difesa dei confini, il rifiuto di accogliere gli immigrati. In una parola, quello che oggi va sotto il nome di sovranismo. Leggi anche: "Così scadi nell'eresia": Socci contro Papa Francesco Contrordine fedeli, dunque. "Bella ciao" cantata in chiesa e l' anatema del vescovo di Mazara secondo cui «chi è con Salvini non può dirsi cristiano» sono fenomeni superficiali. La rivoluzione in atto nella Chiesa è assai più profonda, punta a dare ai cristiani una nuova dottrina. Se andrà in porto o meno lo vedremo, ma il tentativo è smaccato e lo conferma Che cosa è l' uomo?, ambiziosissimo libro di 330 pagine appena stampato dalla Libreria editrice vaticana e scritto dalla Pontificia commissione biblica «su richiesta del papa in persona», ha fatto sapere il gesuita Pietro Bovati, segretario della stessa commissione e allievo di Carlo Maria Martini. TEMPI NUOVI Gli autori presentano il volume come «un' interpretazione fedele dell' intera Sacra Scrittura riguardo al tema antropologico», ma così dicendo peccano di falsa modestia. In quelle pagine c' è il tentativo di adeguare ai tempi nuovi la Bibbia e con essa l' intera Chiesa. Relativizzando insegnamenti che per due millenni sono sembrati assoluti ad apostoli, papi e fior di teologi, e spostando l' attenzione su altri «gravissimi» scandali, tipici della morale bergogliana. Proprio nelle pagine dedicate a Sodoma questo disegno modernista è più evidente. «Qual è stato in realtà il peccato di Sodoma, meritevole di una così esemplare punizione?», chiedono i dotti della commissione pontificia. Subito assicurano che esso non era «la trasgressione sessuale praticata nei confronti di persone dello stesso sesso», nonostante l' abitudine della casa fosse quella. Del resto, spiegano, «non troviamo nelle tradizioni narrative della Bibbia indicazioni concernenti pratiche omosessuali, né come comportamenti da biasimare, né come atteggiamenti tollerati o accolti con favore». Certo, ci sarebbe quel passo del Levitico in cui si legge che «non giacerai con un maschio come si fa con una donna, è una cosa abominevole», e si prevede la condanna «a morte» per i trasgressori. Però gli studiosi di Bergoglio sembrano considerarlo un ammonimento secondario: «Non si ha notizia che tale sanzione sia mai stata applicata. () Possiamo ritenere che la normativa del Levitico intendesse tutelare e promuovere un esercizio della sessualità aperto alla procreazione, in conformità con il comando del Creatore agli esseri umani». Poche parole per distruggere due millenni di certezze. Sulla gravità dell' atto omosessuale si erano espressi, tra i tanti, l' apostolo Paolo, escludendo i sodomiti dal novero di coloro che erediteranno il regno dei cieli, il Concilio di Trento e un certo Giovanni Paolo II, che nell' enciclica Veritatis Splendor inserì la sodomia tra gli atti «irrimediabilmente cattivi». LE COSE CAMBIANO Le cose, però, devono essere cambiate. La vera offesa degli abitanti di Sodoma agli occhi di Dio, ci informano i biblisti bergogliani nel loro libro, fu infatti avere rifiutato di accogliere i due angeli inviati dal Signore sotto forma di viandanti stranieri. Quel racconto, scrivono, «illustra un peccato che consiste nella mancanza di ospitalità, con ostilità e violenza nei confronti del forestiero, comportamento giudicato gravissimo e meritevole perciò di essere sanzionato con la massima severità, perché il rifiuto del diverso, dello straniero bisognoso e indifeso, è principio di disgregazione sociale, avendo in se stesso una violenza mortifera che merita una pena adeguata». Sodoma è trasformata così in «un caso di porti chiusi ante litteram», commenta il portale cattolico La Bussola, primo a denunciare l' operazione. E «l' ossessione immigrazionista» della Chiesa bergogliana «diventa criterio esegetico del testo sacro». In questo modo il cerchio si chiude e noialtri peccatori sappiamo qualcosa in più: la Bibbia non condanna la sodomia, però ritiene la distruzione di una città pena consona per chi non apre le porte agli immigrati. Salvini e quel 31% di italiani - tantissimi dei quali cattolici - che stanno con lui sono avvisati, saranno trattati come sodomiti. di Fausto Carioti

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