Cerca
Cerca
+

Sardine, la sinistra paragona Gesù ai pesciolini e il Vaticano fa finta di niente

Cristina Agostini
  • a
  • a
  • a

Gli ebrei italiani, nelle loro massime espressioni rappresentative, si sono mossi a difendere l' Antico Testamento e il loro Dio da accuse infami. E siccome sanno allargare lo sguardo oltre il proprio sacro orto, hanno difeso l' ebreo Gesù Cristo e i cattolici, fratelli minori, e di questi tempi anche abbastanza minorati nelle vibrazioni dell' anima, da un attacco disgraziato e ignorante. Grave per la data, la piazza d' armi da cui sono partite le bombe sporche e per la figura iconica e intoccabile della cannoneggiatrice. L' aggressione è stata consumata alla vigilia di Natale sul Corriere della Sera da una signora che passa per una figura somma della intellighenzia laica e progressista italiana, e cioè Dacia Maraini, moglie di Alberto Moravia (che peraltro prima come sua donna ebbe Elsa Morante, essa sì grandissima). Titolo: «La nuova voglia di idealismo». La Maraini ha messo sotto accusa «il Vecchio Testamento» per «il suo concetto di giustizia come vendetta (occhio per occhio, dente per dente), la sua profonda misoginia, l' intolleranza e la passione per la guerra». Per fortuna poi è arrivato Gesù. Ma chi è Gesù? Una Sardina! Ma certo, l' incarnazione dell' idealismo, la nuova natività coincide più che con il viaggio di Giuseppe e Maria a Betlemme con la discesa in piazza delle Sardine, nelle quali Dacia, che davvero somiglia come dice il nome a uno chalet sovietico, ode misticamente le belle parole «di un pastore povero che a piedi nudi portava a pascolare le pecore», ossia di Gesù. Sintesi por el pueblo. L' ebraismo è crudele, adora un Dio infame. Leggi anche: Senza le sardine, in piazza col Pd solo quattro gatti. Bonaccini, un comizio imbarazzante Poi arriva Gesù, nemico degli ebrei di cui ha cancellato la religione. Dimenticato dalla Chiesa, ora risorge in Mattia Santori, 32 anni, stessa età del Nazareno, e chioma profetica. STEREOTIPI - Che dire? Uno schifo. Stereotipi antisemiti vecchi e nuovi. Ma anche una gaglioffa rappresentazione della novità di Cristo, condannata come eresia «marcionita» sin dal 144 dC, e già il nome puzza. Fu fatta a pezzi da Tertulliano nell' Adversus Marcionem. Del resto il Vangelo di Giovanni proclama: «La salvezza viene dai Giudei» (4,22). Prima ancora del Concilio, mentre imperava il nazismo e il fascismo ne copiò le leggi razziali, fu Pio XI ad assimilare Antico e Nuovo Testamento con questa formula: «Spiritualmente siamo tutti semiti»(6 settembre 1938). Ma che Gesù e la Sardina Capo siano la stessa cosa dev' essere ormai ritenuta una qualifica benedetta dal Vaticano. Infatti nessuno protesta. Dovrebbero farlo i preti, ma anche i laici, persino gli atei. Andrebbe conosciuto, persino amato, ci siamo tutti saliti sulle spalle. Tagliargli un piede fa cascare a terra destra e sinistra, credenti e no. Intanto constatiamo. Voce dei vescovi? Zero. Proteste su stampa e siti web ufficiali o ufficiose della Chiesa italiana o dallo Stato pontificio per tutelare la memoria di Mosè e di Gesù? Si sono mossi soltanto alcuni blog, peraltro trattati come pecore nere dai pastori del gregge. Ed ecco, l' antemurale christianitatis è stato comunque innalzato. Da chi? Dagli ebrei. Le autorità della comunità israelitica italiana, uomini e donne, hanno reagito con una finezza culturale e una veemenza morale magnifiche. Sono loro oggi, Deo gratias, a difendere la civiltà e le radici giudaico-cristiane il cui riconoscimento è stato invano con veemenza proposto ai capi della Unione Europea da san Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI. REPLICHE - Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma: «Ecco come si alimenta il pregiudizio antiebraico. Se questa è la strada qualcuno arriverà a parlare anche di rinchiudere di nuovo gli ebrei nei Ghetti». Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma: «Da una parte il Vecchio Testamento violento e misogino, dall' altra la rivoluzione cristiana pacifica e le sardine. Oggi un cristiano informato sa evitare le banalità e le menzogne di questa antica opposizione (che ha un nome preciso: marcionismo), che è rimasta però in mente e in bocca ai laici più o meno credenti ma quasi sempre ignoranti». Replica di Dacia Maraini: «Non intendevo parlare della religione ebraica, ma solo riferirmi alla Chiesa cattolica che certamente è stata nella storia misogina e vendicativa». Mente, ovvio. Aveva attaccato la «religione dei padri» e il «Vecchio Testamento». Per salvarsi sposta il cannone, e colpisce il ventre molle: la Chiesa cattolica. È una critica da sinistra, dunque va sul sicuro. Nessuno replicherà. Pensa lei. Sbaglia. Noemi Di Segni, presidente dell' Unione delle comunità ebraiche italiane, la liquida come sostenitrice di «una tesi antigiudaica, antiteologica e antistorica». Spiega: «Peccato che una persona come Dacia Maraini (...) non tenga conto che proprio la cultura della Bibbia ebraica millenaria sia alla base della nostra stessa cultura contemporanea di diritti sociali, sindacali, di attenzione all' ecologia e di ogni conquista di libertà democratica». Noemi Di Segni si guarda intorno, si accorge che gli ebrei sono soli, e i cattolici forse di più. Però non dispera e chiede: «Attendo fiduciosa repliche dagli esponenti della Chiesa». Anche noi. Ma dicono sia sciocco, e un po' farisaico e rigido, aspettarselo. di Renato Farina

Dai blog