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Cenone di Capodanno, tutti i consigli

Tommaso Farina visto da Vasinca

Dalla mortadella di fegato fino al panettone all'ananas: ecco tutti i migliori indirizzi secondo il nostro critico gastronomico

Andrea Tempestini
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Cenone, vigilia, auguri. Anche il 2013 sta finendo. E, malgrado la crisi, come tutti gli anni finirà all'insegna del cotechino con le lenticchie. C'è un fatto scaramantico: da secoli si dice che le lenticchie portino fortuna. E soldi. Certo, molte persone di buona volontà il 31 dicembre magari li divorano coscienziosamente senza vedere una lira. Però è bello crederci. Ma soprattutto, è buono l'accostamento maiale-legumi. È riuscito, ghiotto culinariamente. Poi, pregio aggiuntivo in questi tristi giorni, costa poco. E comunque, è una tradizione. Noi non possiamo fare altro che indirizzarvi a comprare i migliori salumi da cuocere.  Top in brianza Se volete puntare sul top, sull'artigianato rigorosamente non precotto, anche stavolta vi consigliamo di uscire da Milano e di andare a Giussano, in Brianza. Lì ci sono Augusto e Giovanni Trezzi (fraz. Paina, tel. 0362861814), due veri salumieri d'altri tempi. D'altri tempi, nel senso che non soltanto vendono i salumi, ma li fanno anche. E il loro pezzo forte sono i cotechini, gli zamponi e i cappelli da prete a tricorno. Lo zampone, in particolare, troviamo che abbia ben pochi rivali anche nella sua terra natale, che sarebbe Modena: fresco, golosissimo, giustamente grasso ma per nulla pesante e colloso. Da Trezzi, c'è anche la mortadella di fegato stagionata (pazzesca) e il salame crudo soprannominato «salsiccione», insaccato nel budello gentile. Vicino a Milano, dovete fare anche una visita alla Bottega del Trenta, a Vignate (telefono 029566006). Massimo Trenta, indomito, è l'anima di quello che sembra un normale supermercatino, genere tra l'altro in via d'estinzione. Il banco salumi cela invece autentiche preziosità: per esempio, la Boccia, una specie di grosso cotechino rotondo che per il capodanno va benissimo. Del resto, i familiari di Massimo fanno questo mestiere fin dal 1850, cosa testimoniata anche dal grandioso salame crudo al vino Barbera e da altri prodotti similari che troverete nella Bottega. Carpaccio da gustare Torniamo a Milano, e cerchiamo qualcosa di davvero buono. Potrete trovare vere chicche del gusto alla Macelleria Bottini, in via Briosi (telefono 0270123235), zona Città Studi, un negozietto bellissimo e tradizionalissimo. Qui la specialità è il carpaccio alla Bottini: una carne sottilissima, arrotolata con prosciutto crudo e scaglie di Parmigiano o Grana. Una vera bontà, ideale d'antipasto. Sono geniali anche i vari piatti pronti da cuocere, come i tramezzini di carne. Molto gentili dietro il banco. Un altro indirizzo irrinunciabile si trova nel bel mezzo del quartiere cinese della città, ma è italianissimo: la Macelleria Walter Sirtori (via Sarpi 27, tel. 02342482). Si tratta di un esercizio commerciale che comunica il brivido dell'antichità, anche per la scelta dei fornitori: per i capponi e i polli, aziende che allevano gli animali a terra e in grandi spazi, per esempio. Stessi criteri per il bovino. Uniamoci anche una bella selezione di formaggi e di salumi. Dolci fuori dal coro E per il panettone? Un indirizzo fuori dal coro: la Pasticceria Michelangelo (piazza Ferravilla 3, teltelefono 02730300), che ha il pregio di infornare un panettone buono e sicuramente meno caro rispetto ai grandi artigiani del centro di Milano. Oltre al tradizionale, qui si fa anche il panettone con l'ananas, e quello con i marroni glassati. E il pandoro, dolce inventato da un grande industriale e rinato nei piccoli forni. E anche le scorze di arancia e di agrumi ricoperte di cioccolato, specialità del maestro pasticcere. Siete abbastanza «coperti». Buon anno a tutti, e buone mangiate a volontà. di Tommaso Farina

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