Missione dell'Alto Adige:
salvare i castagni malati
Nontutti forse sanno che in Italia non sono solo le persone ad ammalarsi, ma anche glialberi. In particolare, in Alto Adige, sono i castagni a destare lemaggiori preoccupazioni: il servizio fitosanitario provinciale e gli ispettoratiforestali stanno infatti intensificando l'impegno per contrastare ladiffusione del cinipide galligeno del castagno. Di questa grave malattia sonostati individuati focolai d'infestazione a Scena, Tirolo, Andriano, Monticolo,Varna e Aica nel comune di Naz Sciaves. Ora la Provincia valuterà lepossibilità di applicazione di nuove misure di difesa biologica in Alto Adige.Dopo il rinvenimento, a inizio giugno, di un focolaio d'infestazione a MeranoMontefranco, i controlli del Servizio fitosanitario provinciale e degliispettorati forestali sono stati intensificati su tutto il territorioprovinciale. Punti chiave dei controlli sono stati i castagneti dove, negliultimi tre anni, sono stati messi a dimora castagni innestati. Negli ultimirilevamenti sono stati individuati focolai d'infestazione del cinipide,relativamente estesi, a Scena, Tirolo, Andriano, Monticolo, Varna e Aica nelcomune di Naz Sciaves. Alberi infestati sono stati trovati non solo neicastagneti ma anche in boschi spontanei. Anche a Terlano, nelle immediatevicinanze del castagneto dove lo scorso anno per la prima volta era comparso ilcinipide del castagno, è stata riscontrata una nuova infestazione.L'Assessorato provinciale all'Agricoltura ricorda che nuovi focolaid'infestazione devono essere notificati al Servizio fitosanitario provinciale oagli ispettorati forestali competenti per territorio.