Grillo fuori dal Pd. E ammette:
c'è un complotto contro Silvio
Al Cavaliere non ne ha mai fatta passare una. Se c'era da attaccare, attaccava. se c'era da punzecchiare, punzecchiava, se c'era da criticare, criticava. Eppure il re dei censori, Beppe Grillo, questa volta non può che ammettere: contro Berlusconi è in atto un complotto. Da cosa lo evince? Ma dalle registrazioni pubblicate su Repubblica.it e relative alle conversazioni tra il premier e la escort Patrizia D'Addario. Nel suo blog, oltre alla sua candidatura infranta (il Pd ha stracciato la sua tessera), Grillo parla della D'Addario e del Cavaliere: "Ho ascoltato leconversazioni tra la D'Addario e Berlusconi", scrive il comico; "la miaimpressione è che siano state preparate, studiate a tavolino.Riascoltatele, la D'Addario sembra recitare una parte. Non mi sembraverosimile che una escort rischi tutto, si metta contro il Sistema, peruna concessione edilizia negata, per una promessa non mantenuta dellopsiconano. Poteva venderele registrazioni a qualunque cifra all'interessato, e non lo ha fatto.È una supposizione, ma la D'Addario mi ricorda ilcadavere di Salvo Lima usato contro Andreotti. Altri tempi. Per lopsiconano potrebbe essere sufficiente una prostituta". Tessera Pd stracciata - Voleva fare il fondo a tutti, destra e sinistra, candidandosi nelle file del Pd. Ma alla fine il fondo lo hanno fatto a lui. Beppe Grillo getta la spugna. È costretto a mollare la sua corsa alla leadership del Pd. E lo fa attraverso il suo blog, con un secco P.S. "Il PDmenoelle ha annullato anche la mia iscrizione di Paternopoli. Non ho quindi la possibilità di candidarmi a segretario". L'annuncio fa seguito alla comunicazione della segreteria provinciale del Pd di Avellinosottoscritta dal segretario Vanda Grassi, con cui veniva respinta latessera n. 40 del circolo di Paternopoli 'Martin Luther King'intestata, appunto, a Grillo. La procedura è scattata dopo aver sentito ilparere della segreteria nazionale del Pd. Grassi ha imposto alcoordinatore del circolo irpino Andrea Forgione di restituire al comicogenovese la quota dovuta per l'iscrizione al circolo. Ma a Forgione la cosa non va affatto giù. E in un'intervista rilasciata all'adnKronos afferma: "Soffro come un cane perchè vedo infrangersi il sogno di Walter Veltroni di un partito aperto. Lo stesso sogno che mi ha fatto avvicinare al Partito democratico. Ieri alle 17 siano andati a consegnare le tessere alla federazione provinciale di Avellino e quella di Grillo non l'hanno nemmeno voluta vedere. Non hanno nemmeno fatto il passaggio formale di prendere le tessere, fare le verifiche equindi respingere l'iscrizione. Niente. Fuori, punto e basta. Forgione riferisce che ieri ha parlato con Grillo al telefono dopo il definitivo non al suo tesseramento: "Mi ha ringraziato e mi hadetto che le rivoluzioni si possono fare anche dalla periferia. Speriamo. Io sono molto dispiaciuto perchè il partito di Roma ha perso l'occasione di dimostrare che siamo un partito democratico davvero. Hanno vinto gli 'ayatollah' di Roma e i loro 'mullah' sul territorio".