Per Antonio Socci nulla può giustificare il gesto di Papa Francesco. A maggior ragione se lo schiaffo sulla mano della fedele invasiva viene visto alla luce del discorso che, poco prima lo stesso Bergoglio aveva pronunciato dal balcone di piazza San Pietro. Un discorso - come rivela Socci - a dir poco contraddittorio: "E il Signore (...) ci affida la sua Parola e ci spinge a buttarci nella mischia, a coinvolgerci nell'incontro e nella relazione con gli abitanti della città perché 'il suo messaggio corra veloce' - esordisce il capo della Santa Sede, così come riportato su Facebook dal giornalista -. Siamo chiamati a incontrare gli altri e metterci in ascolto della loro esistenza, del loro grido di aiuto. L'ascolto è già un atto d'amore! Avere tempo per gli altri, dialogare, riconoscere con uno sguardo contemplativo la presenza e l'azione di Dio nelle loro esistenze". Insomma, l'esatto opposto di quanto ha dimostrato di fare nei confronti di quella che per Socci era solo "una pellegrina orientale che voleva parlargli con premura e devozione". Leggi anche: Papa Francesco, il pericolo attentati in Vaticano: "Intensificare misure di sicurezza, effetto immediato"