Sommersa dai debiti di gioco con le ricevitorie Sisal, una direttrice di banca a Roma si è "autoconcessa" un prestito di 700mila euro. Non sapendo come ripagare i propri creditori, la donna ha orchestrato una truffa proprio all'istituto di cui era dirigente e tra il 2004 al 2009 aveva predisposto e deliberato la concessione di 25 prestiti personali - i cosiddetti "special-credito" - per un totale di 700mila euro. Il piano consisteva nell'intestarli a persone inesistenti attraverso l’alterazione dei documenti di riconoscimento di familiari e clienti della filiale. Doppia truffa - La donna, direttrice della filiale Unicredit di Segni, è stata inoltre scoperta anche a truffare l'Inps con l'aiuto di una badante, con cui aveva ideato un piano che le permetteva di percepire la pensione di una donna deceduta da 14 anni. In quest’ultimo caso, il danno è stato quantificato in oltre 165 mila euro. Le due truffatrici sono state denunciate per truffa, falsità in scrittura privata, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi e truffa ai danni dello Stato.