Coronavirus, Roberto Burioni avvisa: "Non si muore solo, ma si finisce anche in rianimazione"

sabato 7 marzo 2020
Coronavirus, Roberto Burioni avvisa: "Non si muore solo, ma si finisce anche in rianimazione"
1' di lettura

Roberto Burioni ribadisce le disposizioni per rallentare il coronavirus. "Si può andare al lavoro, al supermercato, ma non è il momento per cene, aperitivi, concerti, palestre. Bisogna stare a casa. E quando si esce bisogna sempre stare a un metro di distanza dalle altre persone, non dare strette di mano e lavarsi spesso le mani. Tutto quello che è possibile fare online, dobbiamo farlo on line". Per il virologo l'emergenza non è ancora finita.

Coronavirus, Pier Luigi Lopalco: "Numeri da pandemia, non si vedono gli effetti del contenimento". Il "picco" fra due mesi

I numeri del coronavirus in Italia sono sconcertanti. "Non si vedono gli effetti delle misure di contenimento"...

"Bisogna ribadire alcuni punti fondamentali - prosegue - come il fatto che questa non è un'influenza, è qualcosa di molto più grave. Altro punto importante, non è vero che non si muore di coronavirus: si muore di coronavirus e soprattutto oltre che morire si finisce in rianimazione". Poi l'avvertimento più grave: "E se saturiamo i posti nelle rianimazioni moriranno sia i pazienti con Covid-19 che chi ha un infarto o un trauma". Insomma, l'esperto non cambia idea sulla pericolosità del coronavirus. Fu lui tra i primi a denunciare la velocissima diffusione e tutti quei virologi che invece lo paragonavano a una banale influenza. 

ti potrebbero interessare

altri articoli di Italia