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Coronavirus, fugge da Lodi a Messina fingendosi un clochard: "Non sopporto più mia moglie". Beccato e rispedito a casa

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Storie di ordinaria disperazione da coronavirus. Storie di persone alla frutta e che sbagliano, uscendo di casa e mettendo a rischio la salute degli altri. In questo caso la vicenda è incredibile. Si parla di un cittadino di Lodi, che nella notte tra il 16 e il 17 marzo ha raggiunto Messina fingendosi un clochard. Ma è stato fermato dalle forze dell'ordine, alle quali ha spiegato: "Sono qui perché non ne posso più di mia moglie. Continuavamo a litigare". Questa la sconcertante spiegazione fornita alla Guardia Forestale, che lo ha fermato nei pressi degli approdi privati a Messina. Il tizio era appena sbarcato dal traghetto, fingendosi un senza tetto, tanto che si era messa in moto la macchina dei servizi sociali. Ma le autorità hanno avviato gli accertamenti e, dopo una serie di controlli incrociati, è emersa la verità: l'uomo era in fuga dal Lodigiano, uno dei maggiori focolai del Covid-19, e dalla moglie. Denunciato, è stato rispedito a casa.

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