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Salute, 15milioni di italiani

cercano sintomi su internet

Gianluigi Nuzzi
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Andar per siti piuttosto cherivolgersi al proprio medico. Chiedere consigli ai forum sul web senza esserecostretti a lunghe code o ore di attesa nella sala d'aspetto. Forse ancheperché così i disturbi accusati sembrano meno gravi. Sono sempre di più gliitaliani che navigano su internet alla ricerca di informazioni su virus,malattie o sui propri problemi di salute invece di rivolgersi al dottore. Lodice il rapporto del Censis presentato al Festival della salute di Viareggio.Dallo stesso studio emerge anche che tre italiani su dieci si rivolgono a un medicoanche quando accusano un malessere non grave (+0,5% rispetto al 1999). ''È unchiaro segnale di immaturità nella scelta comunicativa'', ha detto durante ilsuo intervento la vice direttrice del Censis. Poco incoraggianti anche i datiriguardanti il settore assistenziale. In Italia, secondo le informazionifornite dalla Federazione dei collegi degli infermieri, ci sarebbe uninfermiere ogni 20 mila abitanti per un totale di 350 mila unità (il 70% disesso femminile). “Ne servirebbero almeno altri 50 mila”, ha spiegato DaniloMassai, dell'Ipavsi - Federazione dei collegi degli infermieri. Relativamentealta anche l'età media del personale infermieristico, che si aggira intorno ai42 anni e altrettanto alta l'età media di accesso alla professione, che è statacalcolata intorno ai 33 anni. Teresa Petrangolini, segretario generale diCittadinanzattiva e portavoce del Tribunale dei diritti del malato ha invecepuntualizzato la sempre maggiore necessità di umanizzare il malato. “Ilproblema non è curare, ma prendersi cura del malato» ha spiegato. E poi hapuntualizzato: «su 100 segnalazioni, da parte dei pazienti, di sospetti errori,il 44% ha avuto esito negativo e non è riuscito a intraprendere un'azionelegale. La maggior parte delle denunce riguarda le relazioni paziente-medico, iritardi nelle diagnosi e nell'arrivo della documentazione clinica”.

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