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Coronavirus, il decreto nel dettaglio: i negozi e le attività che troverete aperte da lunedì

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Il decreto di "chiusura totale delle attività produttive non essenziali" entrerà in vigore da lunedì e varrà (almeno) fino al 3 aprile, con possibile o probabile ulteriore proroga. L'annuncio del premier Giuseppe Conte a mezzanotte di sabato è stato piuttosto fumoso, ma oggi qualche dettaglio in più da Palazzo Chigi è emerso. Ecco cosa troverete aperto e cosa, invece, resterà chiuso fino a differente ordine da Roma per limitare l'epidemia di coronavirus.

 

 

Come sottolinea il Corriere della Sera, resteranno aperti al pubblico gli "ipermercati, supermercati, discount alimentari, i minimercati e gli altri esercizi non specializzati di alimentari che potranno vendere anche prodotti di prima necessità (ad esempio materiale di cancelleria, abbigliamento intimo, giocattoli, eccetera)". Oltre a farmacie, parafarmacie, banche, uffici postali. Sospensione con effetto immediato invece per i servizi di "gioco operato con dispositivi elettronici del tipo slot machines situati all' interno degli esercizi di rivendita", del Superenalotto, Superstar, Sivincetutto Superenalotto, Lotto tradizionale e Eurojackpot". E stop, per "par condicio", anche alle scommesse online
"Restano aperte le edicole e i tabaccai e deve essere garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro", mentre in Lombardia (che ha bloccato anche i cantieri fino al 15 aprile) c'è la possibilità di recarsi nei negozi per un solo membro di famiglia alla volta.

Consentite le passeggiate (con o senza cane) ma solo in un raggio di 200 metri dalla propria residenza, con obbligo di mostrare il documento che la attesti. Sempre in Lombardia "sono vietati gli assembramenti di più di 2 persone nei luoghi pubblici", per chi non rispetta la distanza di sicurezza scatterà "un'ammenda amministrativa di 5.000 euro". Sospesi i mercati settimanali all'aperto e chiusi i distributori automatici "h24" di bevande e snack.

Chi per qualsiasi motivo stia soggiornando in un hotel della Lombardia, dovrà andarsene non oltre le 72 ore dall'entrata in vigore dell'ordinanza regionale. Tra l'altro, in ogni locale aperto "si raccomanda di provvedere alla rilevazione sistematica della temperatura corporea anche ai clienti presso i supermercati e le farmacie".

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