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Silvia Romano, retroscena sulla liberazione: oltre alla Turchia spunta il Qatar e i Fratelli musulmani

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Emergono nuovi dettagli sulla liberazione di Silvia Romano, la giovane cooperante tenuta in ostaggio per un anno e mezzo dai terroristi somali di Al Shabaab. Nella fase finale infatti è stato cruciale il ruolo del Qatar. Eppure - come riporta Il Giornale - l'Emirato non è mai stato neutrale nell'ambito dei rapporti con lo jihadismo e il terrorismo. Lo stesso Dipartimento del Tesoro americano segue i finanziamenti usciti dalle casse dell'Emirato e destinati a quelli di Al Qaida prima e dello Stato islamico poi. Non solo, perché nel 2012 le forze speciali francesi, mandate a preparare l'intervento nel Mali occupato dalle cellule jihadiste, scoprirono che l'Emirato era tra i grandi sostenitori del nemico.

 

 

Oltretutto Doha (capitale del Qatar) risulta essere anche la grande finanziatrice delle moschee legate ali Fratelli musulmani (una delle più importanti organizzazioni islamiste internazionali ndr). Come se non bastasse - prosegue il quotidiano di Alessandro Sallusti - il Qatar è anche il grande alleato della Turchia nella partita libica. In conclusione, ad ogg sia Ankara che Doha puntano a tagliarci fuori dallo scenario libico in modo da annullare qualsiasi dipendenza di Tripoli dall'Europa e dall'Occidente e garantirsi l'egemonia dei gruppi islamisti legati alla Fratellanza. 

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