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Lombardia, mancata zona rossa colpa del governo: "Il pm sta con Fontana? Congiura del silenzio", il caso dei 'giornaloni'

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Quando la pm di Bergamo ha dichiarato ai microfoni del Tg3 che “da quello che ci risulta è un decisione governativa” quella sulla zona rossa mancata a Nembro e ad Alzano Lombardo, ci si attendeva una vasta eco mediatica. D’altronde la notizia era di quelle grosse, arrivata poche ore dopo l’audizione di Attilio Fontana che, da persona informata dei fatti, aveva ribadito la responsabilità dell’esecutivo presieduto da Giuseppe Conte. Non si esclude che dopo il governatore possano essere convocati anche il premier e i suoi ministri: eppure Il Giornale ha notato che i cosiddetti “giornaloni” si sono clamorosamente disinteressati dell’accaduto, arrivando a parlare di “congiura del silenzio”.

 

 

In particolare il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti mette nel mirino La Repubblica, la stessa che titolava “Mani Pulite sul Trivulzio” e “Poveri morti nascosti” solo perché la Lombardia è a trazione leghista: ebbene, su Repubblica la notizia è stata completamente ignorata. Anche il Corriere della Sera e La Stampa l’hanno trascurata, trattandola come notizia di secondo piano e con enorme prudenza per non dare fastidio al governo. E poi c’è il Fatto Quotidiano che non si smentisce mai: la pm dice che è colpa del governo la mancata zona rossa? E Marco Travaglio continua le sue capriole per sostenere che invece è colpa di Fontana, perché la Regione poteva chiudere anche se l’esecutivo aveva deciso di no. 

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