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Alessandro Sallusti e la zona rossa in Lombardia, bomba su Pd e M5S: "Il fango ha le gambe corte, i criminali sono al governo"

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Alessandro Sallusti prova un “senso di vergogna” per i tanti che nella politica e nel giornalismo “hanno provato con gusto ad avvelenare l’aria”, dando vita ad una “squallida caccia alle streghe”. Soprattutto contro la Lombardia a trazione leghista, con il governatore Attilio Fontana che si è addirittura dovuto presentare davanti ai giudici. “La verità è che tutti hanno dato e fatto il massimo possibile - scrive il direttore de Il Giornale - sono stati fatti errori? Certo, a tutti i livelli”.

E da ieri sera sappiamo anche chi ha compiuto il più grosso: il governo, che aveva il compito di attivare la zona rossa nei due comuni lombardi che si sono rivelati dei focolai intensi, ritenuti tra le cause della propagazione incontrollata del virus. A mettere l’esecutivo dinanzi alle proprie responsabilità è stata la pm di Bergamo: “Il Pd e i Cinque Stelle - sottolinea Sallusti - hanno chiesto e ottenuto una commissione d’inchiesta sul ‘caso Lombardia’ (nella loro testa dovrebbe essere una sorta di Norimberga), ora sanno quindi chi mettere sotto torchio e additare come criminali: i loro compagni di partito e di governo. Se non stessimo parlando della più grande tragedia del dopoguerra verrebbe da sorridere. Vale la massima: le bugie hanno le gambe corte”. 

 

 

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