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Niccolò Savarino, assolto il secondo rom. Poliziotto travolto a Milano, la rabbia della Lega: "Non è giustizia"

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Assolto per "non aver commesso il fatto". Si è chiuso così il processo in Corte d'Assise a Milano per Milos Stizanin, serbo di 26 anni che era in auto con Remi Nikolic, il giovane rom all'epoca minorenne che alla guida di un suv travolse e uccise l'agente di Polizia locale Niccolò Savarino impegnato in un controllo di routine a Milano, il 12 gennaio 2012. Il 26enne, difeso dai legali David Russo e Lorenzo Castiglioni, è tornato libero. "È uno schifo, non è giustizia, chi ha pagato per mio fratello?", è il commento amareggiato di Carmelo Savarino, fratello dell'agente ucciso.

"Questa non è giustizia, questa non è legge. Purtroppo devo fare mie le parole pronunciate oggi da Carmelo Savarino, dal fratello del povero Giovanni Savarino, il vigile urbano milanese travolto durante un controllo e trascinato per centinaia di metri nel 2012 da due rom al volante di un’auto lanciata a folle velocità nel quartiere di Bovisa - spiega Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega lombarda Salvini Premier - Quello alla guida, Remi Nikolic, allora minorenne (che subito dopo l’incidente era fuggito in Ungheria), era stato condannato per omicidio volontario a 9 anni ma dopo la metà della pena, nel 2017, era già libero, mentre il suo complice, l’allora 26enne Milos Stizanin, oggi è stato assolto in Appello per non aver commesso il fatto nonostante l’accusa avesse chiesto 14 anni di reclusione. Morale della favola, anzi della tragedia: uno si fa meno di 5 anni, l’altro assolto e per la vita dell’agente Savarino, spezzata a soli 42 anni, non paga nessuno. Ha ragione il fratello della vittima: questa non è giustizia e qualcuno dovrebbe spiegarci il perché questo servitore dello Stato e la sua famiglia non meritano giustizia".

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