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Coronavirus, nuovo focolaio a Jesolo: 43 migranti positivi nel villaggio della Croce Rossa, chi è il paziente zero

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Risalgono in maniera sostanziale i nuovi casi di positivi al coronavirus in Veneto. I 34 nuovi casi conteggiati nell'aggiornamento pomeridiano del bollettino della Regione Veneto porta il totale delle nuove infezioni nelle ultime 24 ore a +57. Pesa il caso di 43 migranti positivi riscontrato alla Croce Rossa di Jesolo (Venezia). Dopo i casi di focolai di importazione delle scorse settimane - il principale generato da un imprenditore vicentino rientrato dal Kosovo - è questo il nuovo allarme. I migranti sono asintomatici e nessuno di loro è grave. Nel centro alloggiano 127 richiedenti asilo. Le persone risultate infette saranno trasferite dalla Croce Rossa in altre strutture protette, mentre altre 85, negative al tampone, rimarranno in isolamento nella sede jesolana. Fra 7 giorni tutti saranno sottoposti ad altro test, e dopo altri 7 giorni effettueranno un terzo tampone.

 

 

 

Per Jesolo, spiaggia record d'Italia per presenze turistiche, una "allerta rossa" nel pieno di una stagione estiva appena partita dopo lo stop del lockdown. Il sindaco, Valerio Zoggia, ha chiesto e ottenuto dalla Questura di Venezia un presidio fisso di forze dell'ordine, sia all'ingresso che nella parte del villaggio che dà sulla spiaggia, separata da una recinzione. Nel villaggio si trovano quasi esclusivamente richiedenti asilo di origine africana, in maggior parte uomini, oltre a qualche famiglia con bambini. Il "paziente zero" è un trentenne nigeriano, in Italia da sei mesi: doveva essere sottoposto ad un intervento chirurgico ortopedico, e da prassi ha affrontato i test medici preliminari, nel corso dei quali è emersa la positività al Covid-19. Immediatamente dopo è iniziato lo screening su tutti gli ospiti, che ha accertato la propagazione del contagio.

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