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Tivoli, non vuole pagare al ristorante: scappa, scavalca una recinzione, si ferisce e muore per setticemia a 23 anni

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Fa il "vento" al ristorante, ovvero non paga, fugge, cade, si ferisce e muore per una setticemia. Giuliano Bergamini, 23 anni residente a Guidonia, comune alle porte di Roma, il 23 luglio va a cena con tre amici al ristorante l'Antico Girarrosto di Tivoli, nel momento in cui arriva il conto  non vogliono pagare. La situazione degenera in fretta con il proprietario del locale. Giuliano, però, se ne tiene fuori e scappa.

Nella fuga, tentando  di scavalcare una recinzione si ferisce alla gamba destra con uno spuntone di ferro.  Immediata la corsa al pronto soccorso. Gli amici vengono fermati dai carabinieri, mentre i dottori medicano Giuliano, lo mandano a casa con 10 giorni di prognosi. Il giorno dopo le condizioni di salute del ragazzo precipitano. I familiari lo portano all’ospedale San Camillo. La morte arriverà la mattina del 25 luglio. Sulla tragedia la procura ha aperto un’inchiesta con l’accusa di omicidio colposo. Il giovane, infatti, è deceduto al San Camillo la mattina di sabato 25 luglio.

 

 

Tuttavia i familiari del ragazzo hanno presentato denuncia contro l’equipe medica dell’ospedale di Tivoli che ha visitato Giuliano, due giorni prima. Oggi sarà eseguita l’autopsia: toglierà ogni dubbio sulla setticemia o se il ragazzo non sia stato sottoposto ad iniezione antitetanica,  l'infezione tetanica  potrebbe aver causato la morte.
 

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