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Carabinieri di Piacenza, la trans Linda: "Minacciata col fascicolo e obbligata a fare sesso. Spesso in divisa"

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Si torna a parlare dello scandalo della caserma Levante, i carabinieri-banditi di Piacenza. Se ne torna a palare perché sul Giorno è stata pubblicata una lunga intervista a Linda, nome di fantasia, ovvero la trans brasiliana che un tempo stava a Piacenza e, suo malgrado, era rimasta invischiata in quel turbine di illegalità. "Festini in caserma a base di sesso e cocaina", racconta. Orge rigorosamente dopo la mezzanotte a cui "partecipavano due o re trans, prostitute e ovviamente loro: i carabinieri della Levante, spesso con le divise addosso". 

 

Ai festini in quella caserma, spiega Linda, "ci sono andata in tre o quattro circostanze, l'ultima volta poco prima che chiudessero l'Italia per colpa del coronavirus". E ancora: "Ci venivano a prendere i militari, poi ci portavano dentro, ma prima oscuravano le telecamere per non lasciare tracce". Quindi i dettagli: "La scena era sempre la stessa. Noi, loro, le orge, la cocaina: usata in caserma prima dei rapporti e anche dopo. Per eccitarsi all'inizio, dopo per pagarci". I fetini duravano "ore. Andavamo avanti fino all'alba". 

Linda spiega di essere stata "obbligata a fare sesso con il maresciallo e gli altri. Io poi avevo paura". E ancora, racconta un altro sopruso: "Un altro militare è anche venuto a casa mia con il mio fascicolo in mano e mi ha chiesto sesso gratis. È stato un periodo da incubo", sottolinea.

 

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