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Viviana Parisi, l'inquietante post su Facebook di un mese fa: "La matrigna cattiva, scappata nel bosco"

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Il cadavere trovato nei boschi di Caronia, provincia di Messina, nei pressi dell'autostrada, è quello della dj Viviana Parisi. Non si trova però Gioele, il figlio di 4 anni: i due erano spariti da lunedì. Ed in questo contesto si cercano spiegazioni, dettagli, particolari. E uno di questi sta in un post scritto dalla Parisi circa un mese fa, parole che lasciavano intendere in modo abbastanza chiaro come attraversasse un momento molto difficile, attanagliata dalla depressione, acuita dalla paranoia per il coronavirus e per gli effetti nefasti che il lockdown aveva avuto su di lei.

 

Ed eccoci al post, in cui la dj scriveva: "Cinque anni fa i miei ormoni sono cambiati e gli ormoni di una donna sono veramente complicati e difficili da gestire - premetteva -. Alla nascita del mio cucciolo il suo mondo mi rapì sia con il cuore che con la mente. Il mio tempo non lasciò spazio ad altri pensieri. Mi travolse. Prima di tutto mi coinvolse un senso di protezione quindi iniziai ad aver cura di tutto il suo grande universo... Fino a un anno e mezzo fa lo nutrii col mio seno. Decisi poi a malincuore di non dargli più il mio latte nonostante ne avessi ancora proseguii con quello che mi prescrisse il pediatra, così arrivò il primo distacco come quello del cambio dei quindici pannolini quotidiani al vasino e... quello del baldacchino alla culla più grande... La musica per me cambiò...". Parole che descrivono una forte, profonda, depressione post-parto.

 

Dunque, si sofferma sul momento di crisi vissuto circa due anni fa: "Io che.... poi due anni fa mi sono totalmente e completamente del tutto ancora più  estraniata, allontanata, chiusa in un bunker precisamente e vi dirò cari amici che state qui in parte a leggere le mie emozioni...  e come se avessi incontrato la matrigna cattiva e fossi scappata nel bosco nascondendomi dal mondo.  La musica? La musica e tutto ciò che facevo è diventata malvagia mi ha " perseguitata" mi ha rinchiuso in una bara di " cristallo".  Ho cercato di difendermi,  ho cercato di proteggere me e il mio piccolo ma alla fine è stato il mio cucciolo a darmi il TEMPO e a cliccare il tasto PLAY, a ridarmi il " RITMO" pian piano ...", concludeva Viviana Parisi.

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