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Viviana Parisi, i testimoni in vacanza dal Nord: "Gioele era vivo e senza ferite". Ipotesi terza persona

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“Dopo l’incidente in autostrada Gioele era vivo, in braccio alla madre, in posizione verticale e senza alcuna ferita”. È quanto svelato dai testimoni che erano in vacanza in Sicilia e poi sono rientrati al Nord: ci hanno messo un po’ a capire che erano ricercati per l’incidente collegato al giallo di Caronia, ma alla fine si sono presentati dal procuratore di Patti, Angelo Cavallo, e hanno fornito delle informazioni utili per le indagini sulla morte di Viviana Parisi e sulla scomparsa del figlio di 4 anni.

Secondo il procuratore la testimonianza è attendibile: è la prima volta che si apprende con chiarezza che il bambino fosse vivo insieme alla madre dopo l’incidente sulla Palermo-Messina. Ciò quindi scongiura l’ipotesi che Gioele sia morto a causa dell’impatto o che sia rimasto ferito: aveva gli occhi aperti e stava bene. Di conseguenza proseguono senza sosta le ricerche di una traccia del bambino nella zona in cui è stato ritrovato il cadavere della madre: oltre agli scavi nel prato vicino al traliccio, si guarda anche in casolari abbandonati, ma al momento non è escluso che possa essere coinvolta una terza persona che potrebbe aver preso Gioele con sé. 

 

 

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