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Viviana Parisi e Gioele Mondello, il procuratore: "Una pista chiara ce l'abbiamo già". Il sentiero fino al traliccio

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"Una pista ce l'abbiamo già, chiara". Angelo Cavallo, procuratore di Patti che sta indagando sulla morte di Viviana Parisi e suo figlio Gioele Mondello, si sbilancia il giorno dopo il ritrovamento dei resti del bimbo di 4 anni nei boschi di Caronia. "Si devono valutare - ha spiegato ai giornalisti il magistrato - i possibili tragitti della signora, del bambino, dei terzi, di animali. La zona dove abbiamo rinvenuti i resti percorrendo 50-60 metri di boscaglia si arriva ad un sentiero che potrebbe essere collegato al traliccio, ma è un'area vegetazione fitta. Trai due luoghi in linea d'aria c'è una distanza di circa 300 metri". Sotto quel traliccio, lo scorso 8 agosto, era stato rinvenuto il cadavere di Viviana. L'ipotesi è che la donna possa essersi suicidata gettandosi dal traliccio, dopo aver ucciso Gioele.

 

 



"I periti ci hanno fornito una pista chiara - ha confermato Cavallo -. Noi non aspettiamo i 90 giorni per avere i risultati scritti della consulenza dei nostri periti. Loro ci dicono immediatamente quello che, secondo loro, è successo. Già ce lo hanno detto. E posso dire che loro delle certezze le hanno a loro modo comunicate, riservandosi all'esito di accertamenti, in particolare di quelli istologici. Ma una pista, una lettura chiara degli avvenimenti già c'è stata data".

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