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Lecce, arbitro De Santis assassinato: il killer è entrato in casa senza l'uso della forza, si conoscevano già?

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L’assassino dell’arbitro Daniele De Santis e e della fidanzata Eleonora Manta ha infierito e si è accanito sui due corpi con un’arma da taglio. È quanto emerge dall’autopsia sui due giovani che hanno perso tragicamente la vita lunedì sera a Lecce, per motivi ancora sconosciuti. “È stata un’aggressione anomala e cruenta, le famiglie non riescono a capire perché”, ha dichiarato il legale Mario Fazzini che ha partecipato all’esame sui corpi. Una degli indizi più importanti a disposizione degli investigatori è quella di un nome, Andrea, gridato dalla donna prima di essere uccisa brutalmente. “Andrea no, Andrea”, avrebbe urlato prima che l’uomo togliesse la vita ad entrambi per poi fuggire ancora con il coltello tra le mani. Si cercano tracce dell’assassino anche nelle telecamere di sorveglianza che si trovano nella zona e si spera che dal telefono di Eleonora possa saltar fuori qualcosa di utile: è importante capire se questo Andrea fosse già in contatto con lei e se si conoscessero da tempo. Anche perché pare che l’uomo sia entrato in casa senza l’utilizzo della forza, quindi potrebbe essere conosciuto dalla coppia che ha perso la vita. 

 

 

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