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Coronavirus e immigrazione, i 23 nuovi positivi in Calabria sono tutti migranti

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Dal bollettino di martedì 6 ottobre rilasciato dal ministero della Salute si evince che la questione dei migranti non è stata ancora risolta, nonostante non faccia più tanto rumore come qualche settimane fa, quando era scoppiato un vero e proprio caso legato ai problemi sanitari derivanti dagli sbarchi incontrollati in Sicilia. Stavolta cattive notizie arrivano dalla Calabria, dove la Regione guidata da Jole Santelli ha comunicato che tutti i 23 positivi al coronavirus delle ultime 24 ore sono migranti. Come se non bastassero già i contagiati italiani ad alimentare l’allarme di una seconda ondata che potrebbe comportare se non un nuovo lockdown, quantomeno restrizioni importanti sulla vita di tutti i giorni. In pratica senza i clandestini positivi la Calabria sarebbe stata l’unica regione a contagio zero, mentre ce ne sono addirittura dieci in tripla cifra di nuovi casi: su tutti svetta la Campania con 395 infetti rilevati nelle ultime 24 ore, seguita dalla Lombardia (350) e dal Lazio (275). 

 

 

 

A proposito di immigrazione, il governo Conte bis sta per smontare i decreti Sicurezza approvati dall’esecutivo gialloverde e li sta per trasformare nei “decreti clandestini”, almeno stando alle parole di Matteo Salvini: “Questi passano il tempo a smontare invece che a costruire. Io penso che l’Italia abbia bisogno di qualcuno che ricostruisca, che fa, che innova, che migliora, non che azzera. Anche perché, da quello che ho letto, li chiamerei ‘decreti clandestini’. Si torna esattamente alla mangiatoia sull’immigrazione clandestina ed ai permessi regalati a chiunque cammina per strada ed agli sbarchi a migliaia. Li fermeremo, promesso, perché l’Italia merita di meglio”. 

 

 

 

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