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Milano, rapina in banca in pieno centro e clamorosa beffa: banditi fuggiti dalle fogne, è caccia all'uomo

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Una rapina in banca in centro a Milano con degli sviluppi clamorosi. L'allarme intorno alle 9 del mattino: il bersaglio un'agenzia di Credit Agricole in via Stoppani, angolo con piazza Ascoli. Immediato l'intervento della polizia sul posto, che ha circondato l'agenzia e bloccato il traffico tra viale Abruzzi e piazzale Loreto. Il punto è che si temeva che ci fossero degli ostaggi: le prime notizie riferivano di rapinatori asserragliati dentro all'istituto, dove avevano fatto irruzione intorno alle 8.35 del mattino. Non era chiaro se all'interno ci fossero anche dei clienti, oltre ai dipendenti. Il punto è che intorno alle 10 si è scoperto che i banditi si erano dileguati, erano fuggiti entrando nel sistema fognario della città tramite dei tombini. Proprio come erano entrati nella banca dalla rete fognaria. E sono fuggiti con il bottino. All'esterno dell'istituto una decina di auto della polizia aveva predisposto un'area di sicurezza per evitare rischi ai passanti. Ma i rapinatori erano già in fuga. Nessun ferito. Ora è caccia all'uomo.

"Sono entrati dai sotterranei, eravamo in tre all’interno dell’agenzia quando mi sono accorto ho urlato c’è una rapina e una collega è riuscita a scappare", ha raccontato a caldio il direttore della filiale. Dunque, lo stesso direttore ha confermato che i banditi "sono entrati e fuggiti tramite la rete fognaria". E ancora, ha aggiunto che nel momento in cui hanno fatto irruzione "c'è stata una piccola colluttazione, ma non hanno infierito su di me". Il direttore, però, è stato colpito: mentre parlava con la stampa, infatti, teneva una borsa con del ghiaccio sulla nuca. Ancora non è chiaro quanti fossero i banditi.

I banditi, si è poi appreso, hanno ordinato di aprire il caveau della banca: insomma, in fuga con il bottino, la cui entità però è ancora da verificare. "Non sappiamo quante cassette siano state svaligiate", ha spiegato sempre il direttore. Il personale del 118 ha visitato il direttore e il dipendente, ovviamente sotto choc. 

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