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Campania, ispettori in regione per verificare i dati sul coronavirus. De Luca: "Sciacallaggio mediatico", rischia la zona rossa

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I dati sui contagi da coronavirus in Campania destano numerosi sospetti. Ecco perché il ministero della Salute ha inviato degli ispettori nella Regione per verificare la fondatezza e la corretta relazione sui numeri relativi a positivi e posti letto. Lo riporta La Repubblica. Al momento la regione di Vincenzo De Luca si trova in fascia gialla, quella con meno restrizioni, ma proprio oggi - 10 novembre - la situazione potrebbe cambiare. Secondo alcune indiscrezioni il territorio potrebbe finire direttamente in zona rossa, senza neanche passare per la zona intermedia, quella arancione. Intanto la situazione epidemiologica continua a preoccupare: l'ultimo bollettino in Campania indicava 3.120 nuovi positivi, di cui 410 sintomatici, a fronte del numero molto più basso di tamponi tipico del weekend. 

 

 

 

Mentre il governatore De Luca parla di "sciacallaggio mediatico senza precedenti sulla Sanità campana", resta qualche dubbio sui report della Regione. Come ricostruito da un'inchiesta di Repubblica, infatti, qualcosa non torna nel numero di posti letto a disposizione: fino al 5 novembre i posti di degenza ordinaria segnati come “disponibili in Regione” erano 1940. Poi, il 6 sono diventati di colpo 3.160; cioè, circa 1300 posti in più. Il risultato è che lo scarto tra ricoverati e posti ancora liberi è molto più ampio, 1343. Inoltre, la bassa percentuale di posti occupati fa apparire la situazione campana più rassicurante di quanto la realtà testimoni. A queste obiezioni la risposta dell'Unità di crisi regionale è stata: "Sono posti attivabili". Intanto  il responsabile del  Centro Operativo regionale, l’ufficio del 118, Giuseppe Galano, lancia l’allarme: "I grandi ospedali sono tutti in crisi a Napoli, non sappiamo dove portare i pazienti".

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