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Coronavirus, "meglio il lockdown generale". Natale, voci pesanti dal governo dopo il primo weekend di "zona gialla"

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“Scene ingiustificabili, irrazionali, irresponsabili”, così il dem Francesco Boccia commenta le foto degli assembramenti nelle vie dello shopping. “Comprendo la voglia delle persone di uscire, ma basterebbe entrare in un ospedale per rendersi conto della condizione generale in cui il Paese si trova — continua il ministro degli Affari regionali in un’intervista al Corriere della Sera —. In alcune strade ci sono assembramenti intollerabili, mentre dovremmo sentire ogni giorno dentro di noi il lutto nazionale”. Secondo lui il governo fa quel che può, ma poi entra in gioco la responsabilità dei singoli. E poi invoca il lockdown generale: “Sarebbe meglio”. Parlando della decisione della Germania di chiudere il Paese, Boccia dice: “È una scelta che personalmente condivido. Dobbiamo dirci fino in fondo se la pausa natalizia deve servirci a mettere in sicurezza il Paese o se deve essere guidata solo dalla volontà di favorire il business. In questo momento affari e salute non sono conciliabili. E ho il massimo rispetto per chi ha sulle spalle il peso delle attività economiche”.

 

 

 

Il ministro, poi, ribadisce la sua posizione e quella di tutto il Pd: “Vogliamo misure più restrittive, altro che apertura”. Quanto all’economia: “Tanti parlano del Natale pensando al business. Non è un caso che la Chiesa e il Papa abbiano dato una lezione a tutti, adattando alle regole gli orari delle messe. Ho letto che in questo Natale dovremmo farci guidare più dallo Spirito Santo che dalle apparenze, concordo”. E sul fantasma di una crisi di governo, Francesco Boccia ammonisce Matteo Renzi: “Se manda a casa il governo, deve spiegarlo agli elettori, deve dire perché minaccia la crisi in piena pandemia. Se dopo un anno e mezzo non si è cementata l’alleanza nella quale il Pd ha creduto dal primo giorno, significa che qualcuno ha fatto nascere questo governo per una convenienza di breve termine”. Si è parlato, poi, di una comunione di intenti tra Renzi e Salvini, che potrebbe portare a un altro governo. Questo il commento del ministro: “Ipotizzare una terza maggioranza in questa legislatura mi sembra oltre ogni limite di decenza, ma in una democrazia parlamentare tutto è possibile. Poi è chiaro che non decide Renzi, né Salvini, ma il capo dello Stato”.

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