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Natale, "stretta circoscritta a festivi e prefestivi": prevale la linea-Conte? I due scenari dopo il vertice di governo

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Il vertice tra Giuseppe Conte e i capi delegazione della maggioranza si è conclusa con un nulla di fatto. Sarà necessario riaggiornarsi tra stanotte e domani per arrivare alla fumata bianca: gli scenari sono però ben delineati, resta soltanto da prendere la decisione finale. Secondo l’Adnkronos, al momento nel governo sembra prevalere nettamente la preferenza di circoscrivere la stretta soltanto ai giorni festivi e prefestivi, più il 2 e il 3 gennaio che sono un sabato e una domenica: otto giorni in tutto di lockdown per evitare di chiudere continuativamente dal 24 dicembre al 6 gennaio come chiedono i ‘rigoristi’.

Tra i quali rientrano i ministri del Pd e soprattutto Roberto Speranza, che però hanno trovato l’opposizione del premier, che non vuole perdere del tutto credibilità agli occhi degli italiani dopo aver promesso un Natale “sereno”. Trasformarlo in un Natale in lockdown perenne sarebbe davvero troppo, dopo i tanti sacrifici già chiesti negli ultimi due mesi. E quindi se la linea sostenuta da Conte e dal M5s dovesse confermarsi vincente anche dopo il nuovo confronto di governo e quello con le Regioni, le nuove misure dovrebbero essere le seguenti: l’Italia diventerebbe zona rossa in occasione di 25, 26, 31 dicembre e 1, 2, 3 gennaio. Resta da sciogliere però il nodo legato al fine settimana del 19 e 20 dicembre, con Conte che vorrebbe evitare di far scattare la chiusura di esercizi pubblici e negozi in anticipo, come invece richiesto dall’ala rigorista dell’esecutivo. 

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