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Coronavirus, picco di contagi in Italia tra gli under-14: il sospetto, effetto delle "varianti"?

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Boom di contagiati under 14 nel centro Italia. "Nell’ultima settimana di gennaio si conferma l’aumento di incidenza fra i bambini 0-5 e 6-10 anni", ha fatto sapere l’Associazione italiana di epidemiologia (Aie) nel suo rapporto sul coronavirus. Preoccupa il fatto che l'aumento dei casi positivi al Covid tra bambini e adolescenti sia concentrato soprattutto nelle regioni del centro, dove le varianti del coronavirus si stanno diffondendo di più. Molti, come scrive Repubblica, iniziano a pensare che la diffusione del virus nella fascia d'età che va dai 6 ai 13 anni sia proprio l'effetto del ceppo britannico. Basti pensare che in altri Paesi toccati dalla variante inglese - l’Inghilterra a metà dicembre e Israele a gennaio - si era notata una circolazione del virus più rapida del normale tra i piccoli.

 

 

 

Tra l'altro, non era mai successo - nei mesi precedenti - che le curve degli under 14 subissero un'impennata così brusca. Nel corso di tutta la pandemia erano rimaste le più basse in assoluto. Per fare un esempio, nelle Marche l’Aie ha osservato un aumento di 19 casi ogni 100mila persone tra 0 e 5 anni e di 7,4 casi fra 6 e 10 anni, mentre le altre fasce sono tutte in calo. Inoltre, l’andamento fra gli under 10 è in crescita - in forma più leggera - anche in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Puglia.

 

 

 

Nonostante l'allarme, però, ieri l'Istituto superiore di Sanità sulla sua pagina web ha scritto: "Non sembra che la variante inglese infetti i bambini in maniera particolare". Tuttavia agli epidemiologi non sfugge il legame tra l'aumento dei contagi tra i bambini e la diffusione delle varianti in centro Italia. E non sfugge neanche alla rivista medica British Medical Journal, che infatti nei giorni scorsi ha pubblicato un articolo dal titolo "Più bambini si infettano in Israele e Italia secondo gli ultimi dati”.

 

 

 

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