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Coronavirus, il bollettino peggiora il quadro: zone rosse e arancioni, le sei regioni a rischio

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L'incubo-lockdown, tra zone arancioni e rosse, si respira da qualche ora. Colpa delle varianti, che ormai circolano copiose anche in Italia. Insomma, si teme una terza ondata, una recrudescenza del coronavirus. E da domenica, mezza Italia potrebbe richiudere. Zona arancione. Trovano ulteriori conferme le indiscrezioni del mattino.  La certificazione arriverà però soltanto con la pubblicazione dei nuovi dati del monitoraggio, attesi per venerdì. Si apprende nel frattempo che il nuovo governo guidato da Mario Draghi sta lavorando per "snellire "il Comitato Tecnico Scientifico e creare una cabina di regia dei ministri che tenga conto non solo dell'aspetto normativo dei provvedimenti ma, contestualmente, anche di quello economico per evitare un nuovo "caso sci", ossia chiusure all'ultimo minuto.

Per quel che riguarda le regioni a rischio, si parte dalla Lombardia, osservata speciale, dove già quattro comuni sono "rossi", ovvero in lockdown (uno di questi nell'hinterland di Milano). Dunque Emilia-Romagna, Lazio, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Marche. Ma la situazione più delicata è quella dell'Abruzzo dove ci sono già due province in zona rossa, quelle di Pescara e Chieti: l'intera regione rischia di diventare zona rossa, poiché da venerdì l'indice Rt potrebbe sforare il limite di 1,25. 

L'allarme sale dopo l'ultimo bollettino, con un netto incremento dei contagi: si registrano 12.074 nuovi casi, 369 vittime e un tasso di positività del 4,1 per cento. Si teme che si tratti dell'effetto delle varianti: l'obiettivo sarebbe isolarle con nuove chiusure. Timori anche a Napoli, dove  è stato rintracciato un ceppo molto raro del virus (appena 100 casi nel mondo), comparso per la prima volta in Italia. E ancora, nelle ultime ore è stata individuata la variante inglese anche in Basilicata,  mentre in Toscana ci sarebbe un caso di variante brasiliana, così come accertato già in


. Allarme, insomma, ai massimi livelli. E il timore di finire nuovamente tappati in casa.

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