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Covid, aumentano i contagi e cambiano i colori: mappa delle regioni, chi diventa "quasi rosso"

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La Sardegna  prima "zona bianca" dell'Italia sembrava aver dato un attimo di respiro, consegnandoci l'illusione di un progressivo ritorno alla normalità. La realtà è però ben diversa: il lento avanzamento delle vaccinazioni e la conseguente impennata dei contagi sembra invece allungare un periodo che fatica a trascorrere.

 

 

Sono 9 le regioni che diventano arancioni, 3 quelle rosse. 483 Comuni hanno tuttavia regole più restrittive a prescindere dal colore della regione in cui si trovano. Secondo il Corriere della Sera nelle ultime cinque settimane i contagi oscillavano stabilmente tra 83 mila e 87 mila, ma quest'ultima sono tornati a salire registrando un aumento del +32,8%. Le persone contagiate sono ora 116.124. Anche la situazione nelle terapie intensive desta preoccupazione se paragonata alla settimana precedente: 2.231 sono le postazioni occupate in confronto alle 2.094 della settimana scorsa. Netto aumento anche del tasso di positività che sale a 6,9% rispetto al 5,85% della giornata precedente. Uno dei motivi sembrerebbe essere legato anche alle varianti che, secondo il Cts supereranno il 50% dei casi rilevati nelle prossime settimane.

 

 

Mentre la Sardegna si veste di bianco, il resto del Belpaese torna però a indossare scuro: Molise, Basilicata e la provincia autonoma di Bolzano sono rosse. Diventano invece arancioni Lombardia, Piemonte e Marche oltre ad Abruzzo, Campania, Toscana, Umbria, Emilia Romagna e la provincia di Trento. Passa invece al giallo la Liguria che si unisce a Valle d'Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Lazio, Calabria e Sicilia. 

 

In questo contesto riaprono anche le scuole con più di uno studente su tre in didattica a distanza. Sono oltre 3 milioni gli studenti tra scuola dell'infanzia, primaria, medie e superiori che seguiranno le lezioni a distanza. Il primo Dpcm a firma Mario Draghi entrerà in vigore dal 6 marzo, ma è sorta preoccupazione anche riguardo all'effettivo rispetto delle regole in seguito ai recenti assembramenti nelle più grandi città italiane. In seguito agli episodi milanesi dello scorso fine settimana, il sindaco Beppe Sala ha imposto l'ingresso a numero chiuso sui Navigli. Occorre inoltre accelerare esponenzialmente la somministrazione dei vaccini che procede lentamente in molti paesi europei. Mentre il Regno Unito vanta ad oggi 20 milioni di dosi iniettate, l'Italia è riuscita a somministrarne soltanto 4,5 milioni. Anche in questo caso serve premere sull'acceleratore. 

 

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