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Matteo Salvini contro la chiusura in Sardegna: "Impensabile". Nel mirino Roberto Speranza?

Roberto Speranza

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La Sardegna fa un clamoroso passo indietro. Niente più zona bianca, dopo il dati del monitoraggio di venerdì la regione di Christian Solinas potrebbe retrocedere fino alla zona arancione. Il salto di ben due fasce di rischio è quasi dovuto. L'ultimo decreto firmato da Mario Draghi, infatti, ha sospeso la fascia con meno misure restrittive, quella gialla, fino al 6 aprile. Anche se per ora nulla è ufficiale, all'indiscrezione rilanciata da Repubblica Matteo Salvini promette già barricate. "Sardegna, impensabili nuove chiusure - commenta indignato il leader della Lega -. Con 20 indicatori su 21 in miglioramento, la situazione ospedaliera sotto controllo e soli tre Comuni 'a rischio' e peraltro già decretati in zona rossa dalla regione (La Maddalena, Bono e Sarroch), sarebbe incomprensibile chiedere ulteriori sacrifici a tutti i cittadini sardi". Un duro sfogo che suona più come una frecciata a Roberto Speranza.

 

 

Sarà il ministero della Salute, dati dell'Iss alla mano, a decidere sul da farsi. Intanto il governatore ha messo le mani avanti, rassicurando il governo: "Abbiamo di fatto dato attuazione a misure che già esistono - ha spiegato alle telecamere dell'Aria che tira - anche chi ha seconde case in Sardegna non può comunque muoversi per finalità turistico-ricreative in questa fase della pandemia". Assieme alla Sardegna, occhi puntati sulla Calabria. Sulla base del nuovo monitoraggio, la regione amministrata da Antonino Spirlì potrebbe passare dall’arancione al rosso. Invariate invece le limitazioni per le regioni in zona rossa.

 

 

 Lombardia, Lazio, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Veneto, Marche, Molise, Puglia e Trento potrebbero avere qualche possibilità in più di cambiare colore il 26 marzo. Sempre contagi da coronavirus permettendo. Una piccolissima speranza invece per il 29 marzo, quando nelle regioni più virtuose potrebbero riaprire tutti i negozi. Nulla di così eclatante però visto e considerato per il 3, 4 e 5 di aprile, giorni che coincidono con la Pasqua, l'Italia sarà tutta blindata.

 

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