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Mario Draghi, anticipazione dalla cabina di regia: "Vince la linea Speranza", pesante retromarcia. Fino a quanto durerà il lockdown

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Zona gialla non ti conosco. Fino al 30 aprile non ci sarà alcuna possibilità per le Regioni di entrare nella fascia di rischio più bassa: è quanto emerge dalla cabina di regia che si è svolta alla presenza di Mario Draghi in vista del nuovo decreto anti-Covid, che a questo punto dovrebbe prevedere misure restrittive simili a quelle attualmente in vigore. Tanto che forse è più corretto parlare di un prolungamento, dato che fino al prossimo 30 aprile esisteranno soltanto le zone arancioni e rosse

L’unica novità riguarderà la riapertura delle scuole, ma non tutte: asili nidi, elementari e prime medie saranno aperte anche in zona rossa a partire dal termine delle festività di Pasqua. In tal modo si conferma l’intenzione manifestata da Draghi di mettere fine, almeno parzialmente, al lockdown scolastico: nelle sue comunicazioni alla Camera e al Senato aveva parlato anche di riaperture generali, che a questo punto però verranno rimandate come minimo a maggio. Intanto ci sarà tempo per programmare, sperando che quello di aprile sia l’ultimo mese di lockdown et similia. 

Intanto dalla cabina di regia formata dal ministero della Salute e dall’Iss sono emersi i nuovi cambiamenti cromatici che si verificheranno al termine di questa settimana. Il Lazio è l’unica regione che passerà dalla zona rossa a quella arancione, quindi potrà riaprire negozi, centri estetici e parrucchieri: la “new entry” in zona rossa è invece la Valle d’Aosta, che raggiunge la provincia autonoma di Trento, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Puglia (divenuta addirittura rosso rafforzato), Veneto e Campania. 

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