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Il ddl Zan miete la prima vittima: le librerie Feltrinelli "censurano" il volume di Alfredo Mantovano

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Non è ancora stato nemmeno approvato e già, quello che per ora è ancora soltanto un disegno di legge, sta iniziando a mietere le prime vittime. In una nota diffusa dalla casa editrice Edizione Cantagalli, vengono infatti sottolineati gli ostacoli incontrati con le librerie Feltrinelli nella vendita di un volume curato dal Centro Studi Rosario Livatino, in libro che commenta articolo per articolo il ddl Zan. L'obiettivo della legge è quindi già stato raggiunto prima ancora che questa sia entrate in vigore: censurare ogni tipo di pensiero e riflessione che pone semplici perplessità nei confronti di una ideologia che vuole essere imposta.

 

 

"Siamo purtroppo costretti a comunicare un grave disservizio a danno di un volume stampato per i nostri tipi e intitolato Legge omofobia perché non va. La proposta Zan esaminata articolo per articolo, a cura di Alfredo Mantovano" si legge nella nota (qui l'intervista del vicedirettore di Libero, Fausto Carioti, all'autore del saggio). "Nonostante il libro sia stato distribuito in libreria dal 18 marzo 2021, dopo ripetute segnalazioni di clienti che desideravano acquistare il saggio presso la catena di librerie Feltrinelli, il volume tutt'oggi non è presente in tale catena (è presente invece e disponibile su Librerie Feltrinelli on line) e che i clienti interessati al libro non hanno la possibilità ancora oggi di acquistarlo, neppure ordinandolo, presso tale catena". 

 

 

La Catena Librerie Feltrinelli ha quindi mandato una email di scuse alla Cantagalli, per aver improvvisamente rimosso il libro dai propri scaffali e dal catalogo online. "Accogliendo con piacere le scuse della Catena Librerie Feltrinelli" prosegue la nota "Ci preme tuttavia rimarcare il fatto che il comportamento sopra descritto sembra assumere i connotati di una vera e propria censura o “ostruzionismo commerciale”, che certamente non si confà ad un paese democratico come il nostro che all’art 21 della Costituzione riconosce la libertà di pensiero tramite la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". 

 

 

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