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Ardea, rumors dalla procura: nel mirino madre e sorella di Andrea Pignani, il sospetto sul loro ruolo nella strage

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Andrea Pignani, 35 anni, laurea in ingegneria informatica in tasca, ma nessun lavoro, aveva problemi psichiatrici ed era conosciuto e temuto per la sua aggressività. Non avrebbe dovuto maneggiare la Beretta 7.65 con la quale ha poi ucciso un uomo e due bambini prima di suicidarsi. L'inchiesta del pm di Velletri Vincenzo Bufano ha aperto un fascicolo per omicidio, ma presto potrebbe ipotizzare altri reati. Sotto accusa rischiano di finirci la mamma e la sorella di Pignani. La pistola, regolarmente detenuta dal padre dell' omicida, non è stata né restituita né denunciata alla morte dell' uomo, avvenuta a novembre. Allo stesso sindaco, Mario Savarese è stato chiesto  se fosse a conoscenza della pericolosità dell'uomo, sottoposto a un Tso.

"Le due donne hanno sostenuto che, nonostante avessero cercato l'arma, non fossero riuscite a trovarla. Ma non risulta nemmeno un denuncia di smarrimento della pistola, detenuta dalla famiglia abusivamente. In serata la loro casa è stata sequestrata e loro accompagnate altrove", scrive il Messaggero. "Purtroppo - spiega Vincenzo Del Vicario, del Savip sindacato di vigilanza privata - non esistono sistemi automatizzati e interconnessi per il monitoraggio delle armi e una guardia giurata può detenere fino 3 pistole e 200 cartucce". Il padre dei due bimbi uccisi urla la sua rabbia: "A me mi tengono ai domiciliari per un po' di droga e questo con la pistola nessuno lo controllava, e guardate cosa ha fatto".

La madre di Pignani ha raccontato agli inquirenti che il figlio da sempre era stato problematico, fin dai tempi in cui abitavano alla Cecchignola, prima di trasferirsi a fine 2019 nella villetta di Colle Romito. Schivo e introverso, la sua condizione era peggiorata "dopo che era stato lasciato dalla fidanzata, una giovane portoghese. Si era rintanato nella mansarda, non usciva quasi mai. Il presidente del Consorzio "vari bisticci con i consorziati, contro i quali brandiva l' arma. Qualche volta ha anche sparato in aria, ma pensavamo fosse una scacciacani". Ultimamente aveva preso di mira anche una ottantenne delegata del consorzio, "minacciata e spaventata". Il dirimpettaio dei Pignani racconta di continui dispetti: "Un mese fa - dice - ero in auto ad aspettare mia moglie e all' improvviso lui mi ha tirato addosso gli escrementi del cane. Non era la prima volta". Due settimane fa Piagnani sparò in aria nel boschetto "per spaventare quattro bambini". Ma i loro genitori non ne avrebbero parlato "intenzionati a farsi giustizia da soli", quando lo avessero rincontrato.

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