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Variante Delta, tornano stato d'emergenza e zona gialla. Incubo estivo, le regioni nel mirino: pioggia di disdette?

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L'emergenza Coronavirus continua in tutta Italia e i dati sono tornati rapidamente a crescere a causa della variante delta. Il Cts ipotizza 30 mila casi al giorno di positività entro agosto. Con questi numeri e gli attuali parametri c'è il rischio di tornare alle restrizioni. Si tratta di: Campania, Sicilia, Marche e Abruzzo. Con gli attuali parametri, infatti, basta superare i 50 casi ogni 100 mila abitanti o la soglia minima di rischio del 40% di occupazione delle aree mediche e del 30% delle terapie intensive.

 

 

 

Nel pieno della stagione estiva- sarebbe un colpo durissimo. Bar e ristoranti passerebbe ad un massimo di occupazione dei tavoli di 4 persone all'aperto e al chiuso. "Se cominciamo a mettere paura alle persone - ammonisce Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi - la gente non prenoterà più. Anche il solo effetto annuncio rischierebbe di portare ad una pioggia di disdette". Gli esperti del Cts si riuniranno oggi martedì 13 luglio per cercare una soluzione, ma con le attuali misure in vigore il rischio è reale. Anche il sottosegretario alla Salute Sileri ha confermato: "Temo che per fine mese avremo 3-4 volte i contagi di oggi".

 

 

Intanto, mentre l’effetto variante Delta, molto più contagiosa delle precedenti, si sente anche in Italia dove nel giro di una settimana i casi sono cresciuti di oltre il 50 per cento e si attende anche di capire le conseguenze dei numerosi assembramenti per festeggiare la vittoria agli Europei di calcio, che potrebbero manifestarsi fra due o tre settimane, sul tavolo del premier Mario Draghi oltre al ritorno alle zone gialle ha anche altri dossier aperti. Secondo il Sole 24 Ore, infatti, lo stato di emergenza in scadenza a fine luglio sarà quasi certamente, dopo verifica con Palazzo Chigi, prorogato almeno fino a fine ottobre.

 

 

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