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Variante Delta, Pierpaolo Sileri come Alberto Zangrillo sul bollettino: "Altrimenti a che serve il vaccino?"

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Pierpaolo Sileri è stato ospite di Morning News, la trasmissione lanciata da Mediaset su Canale 5 per colmare il vuoto estivo lasciato dalla conclusione di Mattino 5. Il sottosegretario alla Salute ha manifestato un certo ottimismo sulla situazione epidemiologica dell’Italia e soprattutto sugli sviluppi che potrebbero essere registrati in autunno, quando il Paese tornerà a vivere, lavorare e studiare a pieno ritmo.

 

 

Nonostante lo spauracchio rappresentato dalla variante Delta che sta spingendo alcune regioni verso la zona gialla, Sileri tende a escludere nuove chiusure in autunno: “Non ce ne sarà bisogno”. Non solo, perché secondo il sottosegretario a breve non sarà più necessaria chiamarla pandemia: “Stiamo passando verso una fase di endemia, ovvero la presenza del virus che rimarrà con noi chissà per quanti anni ancora senza però quei danni che abbiamo vissuto finora”. Poi Sileri ha spiegato meglio perché ritiene che l’Italia non dovrà più chiudere a causa del Covid: “Fra un mese avremo ancora più gente vaccinata, perché dovremmo chiudere?”.

 

 

“Il virus che circola quest’anno è lo stesso dell’anno scorso - ha aggiunto - ma quello di oggi è mutato e si chiama variante Delta, con una contagiosità di gran lunga superiore ed ecco come si spiegano i numeri”. L'unico vero rimedio resta il vaccino: “La dimostrazione è che chi ha la doppia dose non si ammala della forma grave, nemmeno nel Regno Unito. La variante Delta si diffonde molto di più ed è più facile prendersela, ma se hai la doppia dose di vaccino sei protetto”. Al punto che dal bollettino Covid si potrebbe ormai omettere il dato dei contagiati, ormai irrilevante rispetto a quello dei ricoverati. “Io non sarei molto preoccupato dei contagi che stiamo avendo - ha dichiarato Sileri - perché aumentano di poco le terapie intensive, ma la situazione è sotto controllo e la vaccinazione è l’arma per mettere all’angolo questo virus”. Una posizione, quella di Sileri, assolutamente simile a quella del professor Alberto Zangrillo, che è recentemente tornato a cannoneggiare contro il bollettino e contro chi fomenta il terrore-Covid.

 

 

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