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Green pass, il Viminale rafforza i controlli per Ferragosto: bar e ristoranti, cosa cambia

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Ferragosto è alle porte e al Viminale scatta la massima allerta. I timori ovviamente sono quelli legati al coronavirus e alla possibilità che i contagi tornino ad aumentare. Per questo dal ministero dell'Interno è stato dato l'ordine di intensificare i controlli in tutte le città. Saranno infatti numerosi gli agenti delle forze dell'ordine pronti agli accertamenti in ristoranti, bar o locali nelle zone della movida e nelle città delle vacanze.

Il dicastero di Luciana Lamorgese non fa sconti e chiede "massima attenzione alle attività di verifica e controllo" del Green pass da parte delle forze dell'ordine, con verifiche a campione e in particolare nei luoghi turistici. Se si verifica una mancanza di rispetto delle regole stabilite dal governo, scattano le multe. "La sanzione - si specifica però - risulterà applicabile nei confronti del solo avventore, laddove non siano riscontrabili palesi responsabilità anche a carico dell'esercente".

I ristoratori saranno tenuti a chiedere anche il documento di identità, ma solo in caso di incongruenze. Da qui la protesta che vede in prima linea i ristoratori, ma anche la Lega. "Non possiamo trasformare baristi e ristoratori in carabinieri  - aveva detto Matteo Salvini - caricando sulle loro spalle i controlli sui Green pass. Per noi, il metodo dell’autocertificazione sarebbe il migliore". E ancora: "Sul fronte della lotta all’epidemia serve dare il massimo sostegno possibile alle cure domiciliari, con i nuovi farmaci antivirali e monoclonali, molto promettenti. Tra l’altro, curare la gente a casa è assai più conveniente che farlo in ospedale".

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