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Covid, non solo Sicilia: "Picco di intensive", ecco la regione a un passo da nuove chiusure

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Non solo la Sicilia. Presto anche la Calabria - e con meno probabilità la Sardegna e le Marche - potrebbero andare in zona gialla visto l'aumento dei contagi e le terapie intensive al limite. La cabina di regia del ministero della Salute che definisce il passaggio da una zona di rischio all'altra vengono prese sui dati comunicati dagli enti locali il martedì. E ieri 14 settembre, riporta il Messaggero, gli ospedali calabresi hanno confermato tassi di occupazione superiori alle soglie considerate critiche: poco più del 10 per cento per quanto riguarda i posti letto dei reparti di terapia intensiva dedicati Covid (la soglia massima per la permanenza in bianco definita dal governo è appunto il 10 per cento) e oltre il 17 per cento per i posti letto nei reparti ordinari (la soglia è del 15 per cento).

"Decisivo per la decisione del Comitato tecnico-scientifico di venerdì 17 settembre - rileva  Sebastiani del Cnr - è il valore delle terapie intensive del 14 settembre: se non scenderà sotto il 10 per cento, la Calabria sembra destinata a essere dichiarata gialla venerdì 17 e diventare tale da lunedì 20". E la regione sfora anche l'altro parametro decisivo: l'incidenza. Questa infatti si attesta oltre i 200 casi per 100mila abitanti, a fronte di una soglia di 50.

Potrebbe invece essere risparmiata la Sardegna dove si registra una stabilizzazione dei nuovi ingressi negli ospedali. Secondo i dati dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) i reparti ordinari sono fermi da due settimane al tasso di occupazione del 13 per cento, mentre le terapie intensive sono in calo dal 12 per cento di 7 giorni fa all'11 per cento attuale. I 

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