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Davide Pecorelli, trovato 9 mesi dopo la scomparsa su un gommone alla deriva: "Omicidio e traffico di droga", un terrificante mistero

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Una vicenda da film, con molti, troppi punti oscuri quella di Davide Pecorelli, il 45enne ritrovato nove mesi dopo essere scomparso in Albania. Ritrovato in mezzo all'Adriatico a bordo di un gommone alla deriva, senza documenti né telefono. Imprenditore, cercava una soluzione alla crisi in cui erano caduti i suoi saloni di bellezza tra Umbria e Toscana. Cercava di espandere il suo orizzonte in Albania, paese natale della moglie da cui ha avuto tre figli.

 

E fu proprio in Albania che Pecorelli scomparve. Ci arrivò il 3 gennaio, sarebbe dovuto restare un mese e scomparve. Il tutto poco dopo aver noleggiato un'auto, una Skoda, ritrovata qualche giorno dopo ai confini con il Kosovo, bruciata, all'interno effetti personali riconducibili a Davide e resti umani. L'inizio di un giallo. E le autorità albanesi non avevano mai creduto alla possibilità che fosse morto. "È vivo", spiegavano le autorità locali ancora lo scorso maggio, così come riporta il Messaggero.

Agli agenti che lo hanno soccorso alla deriva ha spiegato: "Scomparso? Ero in vacanza". Una battuta che dà la cifra del personaggio e che, però, non sarà sufficiente per dare delle spiegazioni. Negli ultimi giorni, si è appreso, avrebbe soggiornato in un hotel all'Isola del Giglio, questo anche se non in possesso né dei documenti né del Green Pass.

 

E ora ci sono molte, tante, troppe domande a cui rispondere: perché era sparito? Come è tornato dall'Albania? Era solo oppure qualcuno lo ha aiutato? Nel paese delle Aquile, le autorità derubricano la vicenda a una farsa. In Italia, però, tira un'aria differente. Domani, lunedì 20 settembre, Pecorelli incontrerà il procuratore capo di Perugia: il fascicolo è aperto per omicidio volontario e traffico di droga.

 

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