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Sci, green pass obbligatorio e mascherina: firmato il protocollo di sicurezza, come si potrà tornare in pista

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L'autunno è appena arrivato, ma già si pensa al ritorno in pista. L'obiettivo è evitare un altro periodo di chiusure e disagi, come quello dell'anno scorso. E a quanto pare solo il green pass sarà in grado di salvare la prossima stagione sciistica. A tal proposito è stato firmato a Milano il protocollo per la riapertura delle piste e per l'utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici, utilizzati dagli sciatori non agonisti e amatoriali. 

A firmare il protocollo che permetterà agli impianti sciistici di riaprire nel rispetto delle normative anti Covid sono state la Fisi (Federazione Italiana Sport Invernali), l'Anef (Associazione Nazionale Esercenti Funiviari), la Federfuni Italia, l'Amsi (Associazione Maestri Sci Italiani) e il Colnaz (Collegio Nazionale Maestri). Un accordo fondamentale per permettere a un settore strategico come quello montano di riaprire i battenti.

In molti già esultano per la ripresa delle attività prevista per il 15 febbraio. Dopo l'approvazione da parte del Comitato Tecnico scientifico del Protocollo di sicurezza per la messa in moto degli impianti sciistici, tutto è pronto per la ripartenza. Il protocollo prevede obbligo di green pass per accedere agli impianti di risalita e capienza all’80% per funivie e cabinovie, percorsi che garantiscano il distanziamento interpersonale, l'obbligo di mascherina almeno chirurgica negli spazi al chiuso. Le seggiovie invece avranno una portata massima al 100% della capienza del veicolo con uso obbligatorio di mascherina (chirurgica o superiore). La portata è ridotta all’80% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento.

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