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Ruba gioielli all'amica

per comprare "Gratta e Vinci"

Eleonora Crisafulli
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È stata derubata in casa dall'amica di infanzia. È accaduto a Leporano, in provincia di Taranto, dove una donna qualche giorno fa ha presentato una denuncia per il furto di alcuni gioielli: in almeno tre circostanze le erano stati rubati oggetti in oro. Il valore della refurtiva, tra collane, bracciali in oro e vari monili incastonati da pietre preziose, ammonta a circa 30mila euro. I carabinieri hanno subito accertato che nell'abitazione mancava qualsiasi segno di effrazione sulla porta di ingresso né sugli infissi delle finestre. La donna ha riferito ai militari una strana coincidenza: poco tempo prima, nel corso di una delle numerose visite fatte dalla sua amica di infanzia, si accorse che una copia delle chiavi di casa era sparita e proprio pochi giorni dopo ha subito il primo furto. Inoltre solo l'amica era a conoscenza del nascondiglio dove erano custoditi gli oggetti di valore. I carabinieri, dopo una serie di indagini, hanno quindi denunciato a piede libero la casalinga che vive nella stessa cittadina. Quest'ultima, di fronte all'evidenza dei fatti, ha ammesso davanti ai carabinieri di aver sottratto le chiavi di casa all'amica e di aver commesso i furti, giustificandosi con il fatto che il denaro le serviva pergiocare al “Gratta e Vinci”. Nel corso di una perquisizione ordinata dalla Procura della Repubblica a casa della donna sono state trovate numerose ricevute di una nota rivendita di preziosi di Taranto, che effettua anche il servizio “Compro oro”, presso il quale erano stati venduti numerosi oggetti preziosi nei giorni immediatamente successivi a quelli dei furti. Infine l'“amica”è stata denunciata per furto in abitazione continuato ed ora rischia fino a sei anni di carcere. Ulteriori accertamenti amministrativi presso la gioielleria hanno consentito di apprendere che l'indagata, in ben sei occasioni, ha rivenduto monili ricavando una somma consistente investita al gioco. Il controllo non ha evidenziato alcuna responsabilità da parte del commerciante in quanto le cessioni di oro sono risultate tutte regolarmente registrate.

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