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Roma, l'ultimo rogo in grande stile dell'era di Virginia Raggi: incendio al deposito, 30 bus in cenere

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Che disastro a Roma. Un enorme incendio si è sviluppato nel corso della notte tra lunedì 4 e martedì 5 ottobre nel deposito dell'Atac, la municipalizzata capitolina dei trasporti pubblici, che si trova sulla via Prenestina. Nel rogo, stando alle primissime indicazioni, sarebbero andati distrutti 30 autobus, la maggior parte dei quali alimentati a metano. Così come riporta ilfattoquotidiano.it, non ci sono persone coinvolte nell'incendio. Il rogo è scoppiato per cause ancora da accertare attorno alle 4.30 del mattino, per poi essere stato messo faticosamente sotto controllo dai vigili del fuoco.

 

Un disastro il cui tempismo, però, è macabramente simbolico. Già, oggi è il primo giorno della Roma (quasi) "liberata" da Virginia Raggi, sprofondata alle comunali: per lei quarto posto, alla fine dietro anche a Carlo Calenda, un flop con pochissimi precedenti per un sindaco uscente. Ma si diceva, il tempismo simbolico. Nel primo giorno della Roma quasi liberata (quasi perché ovviamente il passaggio di consegne avverrà soltanto dopo il ballottaggio), ecco l'enorme incendio. A fuoco proprio quegli autobus i cui fuochi e le cui fiamme hanno contraddistinto tutta la parabola della grillina in Campdioglio. Già, non solo cinghiali: anche i roghi dei bus, una 70ina nei cinque anni della Raggi-sindaco (al netto di questi 30, che portano il totale alla tripla cifra).

 

Insomma, per la Raggi un addio drammaticamente "pirotecnico", fuoco e fiamme, ovviamente quelle degli autobus. E chissà, che la nostra Virginia non gridi al complotto, così come ha fatto per l'altro rogo che la ha "accompagnata" fuori dal Campidoglio, quello del Ponte di Ferro, avvenuto tra sabato e domenica. Ultimi giorni caldissimi per la Raggi. Davvero in tutti i sensi, piuttosto drammatici...

 

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