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Crema, noto professionista arrestato per pedopornografia e prostituzione minorile: cosa hanno trovato sul suo pc

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Un noto professionista 55enne di Crema è stato arrestato su ordine della Procura di Brescia con l’accusa di prostituzione minorile e possesso di materiale pedopornografico. L’uomo era già stato iscritto al registro di indagati per tutt’altra vicenda: avrebbe sottratto 250mila euro dalle casse di una Onlus che aveva creato con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno di ospedali e enti impegnati nella lotta contro il Covid.

 

 

La Procura di Crema lo ha indagato per associazione a delinquere, ma gli investigatori hanno scoperto anche altro grazie ai dispositivi informatici sequestrati al 55enne. È emersa infatti una fitta rete di contatti con diverse persone, alcune minorenni, con le quali è stato consumato uno scambio di materiale pornografico e talvolta anche dei rapporti sessuali. Per i magistrati l’arresto è l’unica misura in grado di “contenere la spinta criminale, estremamente elevata, se si considera la durata nel tempo delle condotte criminose poste in essere e l’assoluta assenza di autocontrollo”.

 

 

In pratica l’uomo è accusato di aver adescato minori per il proprio soddisfacimento sessuale, “senza sosta e senza alcun tipo di limitazione”, addirittura tentando di ingaggiare altri soggetti che facessero da intermediari con altri minori. Sempre secondo gli inquirenti, il 55enne aveva anche un tariffario di compravendita di materiale pornografico: una semplice foto veniva pagata tra i 5 e i 7 euro, altre più spinte potevano valere dai 50 ai 150 euro.

 

 

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