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Variante Delta Plus, fiammata dei contagi: torna l'incubo delle restrizioni, le regioni a rischio

Reparto Covid  

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Sale l'allerta Covid in Italia dopo l'impennata di casi dovuta alla variante Delta e alla sotto-variante Delta plus. "La pandemia è ancora in corso e occorre massima attenzione e cautela", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza. "In questo momento i dati dell'Italia sono tra i numeri più bassi in Europa. La Germania ha fatto poche ore fa 28 mila casi positivi in un solo giorno. Ma non c'è dubbio che i numeri sono in crescita anche nel nostro Paese", ha avvertito.

 

 

Si è osservato infatti un aumento dell'incide Rt ormai vicino a 1 (0.96) e atteso sopra la soglia epidemica (a 1.13) secondo le proiezioni per la prossima settimana. Non solo. Sono cresciuti i ricoveri ospedalieri (4,5%; 2.604 ricoverati) e l'occupazione delle terapie intensive da parte di casi Covid (stabile al 3,8% con 341 ricoverati). Un quadro quindi a "rischio moderato", riporta il Giorno, con solo tre Regioni - Basilicata, Sardegna e Valle d'Aosta - classificate a "rischio basso".

 

 

Questo significa che le altre 18 regioni sono a rischio zona gialla. "In l'Italia la circolazione sta riprendendo in tutte le regioni, tranne pochissime, toccando tutte le fasce d'età. Le proiezioni dell'Rt più avanti nel tempo mostrano come l'indice dovrebbe seguire quello delle ospedalizzazioni e quindi aumentare", spiega il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro. Per quanto riguarda la resilienza dei servizi sanitari territoriali, a oggi, 13 tra regioni e province autonome (Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Molise Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria , province autonoma di Bolzano e Trento) riportano un'allerta. Una settimana fa erano 4.

 

 

Non si esclude dunque che nelle prossime settimane, il passaggio di alcune Regioni in zona gialla con il conseguente ritorno dell'obbligo delle mascherine anche all'aperto e il limite di quattro commensali al tavolo del ristorante. Attualmente, le più a rischio sono la Provincia autonoma di Bolzano con un'incidenza pari a 101.7, l'8.7% di occupazione dei posti letto in area medica e il 7.5% in terapia intensiva; la Calabria (incidenza 51.2; area medica 9.4%); Sicilia (incidenza 53.4; area medica 7.7%) e la Campania (incidenza 56.9; area medica 6.1%). Vicine alle soglie limite anche le Marche.

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