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Zona rossa e mascherina all'aperto, ecco in quali regioni e città: pronto il piano, torna l'incubo?

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Con l'arrivo dell'inverno, i contagi tornano a salire. Ma i sindaci non vogliono attendere il governo, così si preparano le prime restrizioni in vista del Natale. A Nicolosi, comune nel Catanese, il primo cittadino ha annunciato un mini-lockdown dichiarando la zona arancione fino al 24 novembre. Anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha confermato accessi più limitati alle zone di maggior richiamo. Poi è il caso dei mercatini natalizi, in Trentino e a Verona, che si stanno svolgendo all'insegna della cautela. Ad Aprilia, teatro di un focolaio nel basso Lazio, si valuta di tornare all'uso della mascherina anche all'aperto e si indaga sull'attività di medici di famiglia contrari al vaccino.

Massima allerta anche in Friuli-Venezia Giulia, dove il governatore Massimiliano Fedriga ha detto di essere "a un passo dalla zona gialla" con "il numero dei ricoveri in area medica, molto vicino al 15 per cento". La situazione, spiega il presidente della Regione, è ancora sotto controllo, ma un eventuale passaggio alla zona arancione "sarebbe drammatico per l'economia, è una cosa che non possiamo e non dobbiamo permettere". Per tutti la parola d'ordine è: salvare il Natale.

Oltre all'emergenza sanitaria, i timori ricadono sull'economia, tra regali, cenoni e acquisti, le feste natalizie rappresentano una manna dal cielo per i negozianti. Per questo non è escluso che alcune Regioni mettano a punto lockdown solo per non vaccinati. Lo stesso Fedriga non ci è andato per il sottile, ricordando che "chi ha seguito le regole è ben diverso da chi, invece, porta in giro fake news, non vuole partecipare alla campagna vaccinale, racconta fandonie sul vaccino". Non è giusto, dunque, punire chi la somministrazione contro il Covid l'ha ricevuta.

 

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