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Green Pass, retroscena: crociata dei governatori contro Roberto Speranza, la data in cui il ministro può crollare

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La guerra in Ucraina ha catalizzato tutta l’attenzione e “cancellato” il Covid. Sebbene il virus non sia sparito, è evidente che la situazione epidemiologica dell’Italia sia sotto controllo e in costante miglioramento. “Stiamo uscendo dalla pandemia”, ha assicurato il sottosegretario Pierpaolo Sileri, secondo cui è possibile immaginare la fine dell’obbligo di mascherine al chiuso per Pasqua e il graduale superamento del Green Pass rafforzato.

 

 

Tra l’altro da lunedì quasi tutte le Regioni saranno in zona bianca: il quadro generale è quindi positivo, eppure i governatori si stanno chiedendo perché il ministero della Salute non abbia ancora annunciato la cosiddetta “road map” di allentamento delle restrizioni. “Non circola neppure una bozza”, è la lamentela che si leva tra i presidenti di Regione, che sono stati convocati da Roberto Speranza per la prossima settimana. Le loro richieste sono però già note e anche piuttosto chiare: dal primo aprile vorrebbero la fine dell’obbligo di mascherine al chiuso, l’abolizione del Green Pass all’aperto e la revisione delle modalità di controllo nei pubblici servizi.

 

 

“Si avvicina il termine dello stato di emergenza - è la linea concordata dai governatori - e occorre un percorso di normalizzazione da condividere tempestivamente. L’obiettivo deve essere quello di una progressione ordinata verso un ritorno alla normalità. Abbiamo avviato un lavoro di netta semplificazione delle linee guida per la ripresa delle attività economiche”.

 

 

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