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Green Pass, doccia gelata da Sileri: niente cancellazione? Perché la scienza può bloccare ancora l'Italia

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Il Green Pass continua a essere un tema di forte attualità nei confini italiani. La certificazione verde rimarrà anche oltre la fine dello stato di emergenza, che il prossimo 31 marzo non verrà più prorogato: per il “liberi tutti” si procederà per gradi, o almeno questa è l’intenzione di una larga parte della maggioranza che sostiene l’esecutivo di Mario Draghi.

 

 

“C’è una discussione in atto tra tutte le forze politiche - ha confermato Pierpaolo Sileri in un’intervista rilasciata a Il Tempo - sulla gradualità e sui tempi di allentamento delle misure, visto che la situazione epidemiologica continua a migliorare. Come sempre, si deciderà ascoltando la scienza, valutando i dati epidemiologici e i suggerimenti del Cts: è un metodo di lavoro che sinora ha funzionato, e non vedo la necessità di modificarlo”. Secondo il sottosegretario alla Salute ciò che conta veramente “è la direzione che abbiamo intrapreso grazie al miglioramento della situazione epidemiologica, che ci porterà progressivamente e con gradualità alla rimozione delle misure di contenimento del virus”.

 

 

Inoltre Sileri si è espresso sulle preoccupazione di una possibile nuova variante che può nascere dall’emergenza umanitaria scaturita dalla guerra n Ucraina: “Se l’esodo dei profughi dovesse avvenire in situazioni di sovraffollamento il rischio di un incremento della circolazione virale potrebbe esserci. Va detto però che le varianti che abbiamo avuto sino ad oggi, da ultima Omicron, non sono emerse da situazioni di emergenza umanitaria”.

 

 

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