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Bollettino, salgono ancora i contagi: "Rimbalzo o nuova ondata?", perché lo capiremo tra 7-10 giorni

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Continua il rialzo dei nuovi casi di Covid, proprio quando l’Italia è ormai a tre settimane di distanza dalla fine dello stato di emergenza, che il prossimo 31 marzo non verrà rinnovato per la prima volta dopo oltre due anni. Il rapporto dei dati con quelli di sette giorni fa non è particolarmente positivo e indica che il virus continua a circolare con insistenza, anche se non si sta riflettendo su ricoveri e decessi grazie all’alto tasso di vaccinati e guariti.

 

 

Il bollettino di oggi, giovedì 10 marzo, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 54.230 contagiati (la settimana scorsa erano 41.500), 85.787 guariti e 136 morti a fronte di 453.341 tamponi analizzati, con il tasso di positività che è stato rilevato al 12% (+0,8 rispetto a ieri, +2,4 rispetto a sette giorni fa). Per quanto concerne il sistema sanitario nazionale, la pressione continua a rimanere sotto controllo: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è -724 (8.414 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -18 (545) a fronte di 48 nuovi ingressi.

 

 

La fondazione Gimbe ha rilevato un lieve aumento dei nuovi casi Covid (+1,5), con il presidente Cartabellotta che stima in 7-10 giorni il tempo per capire se l’incremento sia “l’inizio d una nuova ondata o un semplice rimbalzo”. La priorità rimane quella di provare a convincere gli oltre 4,5 milioni di persone che non hanno ancora ricevuto la prima dose.

 

 

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