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Italia "strozzata" dalla guerra in Ucraina, stipendio addio: quanti soldi perderà ogni cittadino in un anno

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Benedetta Vitetta
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Se già l'inflazione e il caro energia (gas e ed elettricità) si era calcolato avrebbero pesato parecchio 1.700 euro per l'intero 2022 - sulle tasche degli italiani, l'effetto guerra in Ucraina provocherà una nuova, e del tutto inattesa, stangata per milioni di cittadini già alle prese con una riduzione dei consumi. Secondo le stime dell'Osservatorio Nazionale di Federconsumatori sulla base dei dati Istat, si può ipotizzare una lievitazione degli aumenti che arriverà fino a 2.354 euro. Ossia, sparirà una mensilità di reddito netto di una famiglia media. In altre parole quasi due stipendi. Tutto sarà bruciato dall'impennata dei carburanti, dei rincari degli alimentari e per le tariffe di luce, gas e acqua. «Alla luce del conflitto in Ucraina e delle tensioni sui mercati internazionali» spiegano gli esperti di Federconsumatori, «gli aggravi sono destinati ad aumentare ulteriormente rispetto alle stime che avevamo ipotizzato a gennaio: di +288 euro per quel che riguarda le ricadute dirette dovute all'impennata dei carburanti, 129 euro in più per il comparto alimentare, nonché +218 euro per le tariffe di luce, gas e acqua. Ulteriori incrementi che risulteranno insostenibili per molti». Di conseguenza è probabile che crescerà anche la percentuale di italiani che si rivolgeranno a una finanziaria per ottenere prestiti che non serviranno per pagare vacanze esotiche o acquisti folli, ma semplicemente per la spesa e le bollette. O non arrivare già alla 3 settimana del mese senza soldi.

 

 

AUMENTI STELLARI
Calcolando che, in base ai dati più recenti pubblicati dall'Istituto Nazionale di Statistica, il reddito medio netto per famiglia è pari a 2.637 euro - cifra che moltiplicata per dodici mensilità raggiunge quota 31.741 euro l'anno a nucleo - e che la spesa media netta mensile totale per famiglia viene calcolata in 2.560 euro, è evidente che proprio e semplicemente a causa dei maxi aumenti di costi degli ultimi mesi gli italiani già in ginocchio dopo due anni di pandemia - saranno costretti anche quest' anno a tirare ulteriormente la cinghia. Senza la minima possibilità di mettere "qualche soldino" da parte. In più, sempre secondo gli studiosi di Federconsumatori, «l'andamento dei prezzi è destinato a peggiorare, aumentando divari e disuguaglianze tra chi può permettersi di sostenere i rincari e chi no». Creando, una ancor più marcata spaccatura tra poveri e ricchi. Pane, pasta, farina, carburanti, carne, prodotti alimentari in genere, oltre ovviamente a luce, gas e acqua saranno, come detto, le voci a crescere di più. E proprio per contenere ancor di più gli aumenti delle bollette di luce e gas per famiglie e imprese, il governo Draghi ritorna al meccanismo delle rate. Stretto tra il pressing dei partiti e il deteriorarsi della situazione economica internazionale, l'esecutivo metterà in campo già in settimana un primo pacchetto di misure anti-crisi, sfruttando gli incassi Iva in aumento proprio per il caro-carburante. Tutto senza scostamenti di bilancio.

 

 

LA RISPOSTA DI DRAGHI
Secondo un calcolo di Assopetroli, l'extragettito Iva, che vale 200 milioni solo a marzo proiettato sull'intero 2022 potrebbe portare fino a 2 miliardi di euro. Risorse che potrebbero consentire di tagliare il prezzo alla pompa di almeno 15 centesimi. Ma per trovare fondi sufficienti a dar ossigeno a famiglie e imprese il governo studia anche il modo per estendere il prelievo sugli extraprofitti - già adottato per le produzioni da rinnovabili - anche alle altre società energetiche. Per il grosso degli aiuti, sopratutto per le attività economiche esposte anche ai rincari delle materie prime, bisognerà attendere il Consiglio Ue del 24 marzo. Nel frattempo, Draghi potrebbe riunione il CdM probabilmente giovedì per dare l'ok a un primo "decreto taglia-prezzi". Di sicuro ci sarà la riduzione delle accise su benzina e diesel e potrebbe essere inserito subito pure il nuovo intervento sulle bollette a rate. Per ora si prevede il 50% subito e il resto in 10 rate, per i pagamenti di luce e gas emessi da gennaio ad aprile

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